Ultim'ora

ALIFE – La città crolla, appello alle istituzioni

alife. Appello all’amministrazione comunale  di un cittadino residente ad Alife, stanco di vedere il suo paese crollare a pezzi. Si tratta di Raffaele De Sisto,  italo canadese residente ad Alife, la cui prima domanda che pone all’amministrazione del posto è : “ Quando si comincerà a discutere insieme per il bene della città?” Il nucleo della sollecitazione  che lancia De Sisto è il consiglio comunale di Alife, che lui definisce “Desaparecido”, termine spagnolo che letteralmente significa “persone fatte scomparire”. Definizione appropriata quella usata dal signor De Sisto che afferma : “Sono passati ormai alcuni mesi dall’ ultimo Consiglio Comunale. Sembra che l’amministrazione si sia dimenticata che esiste un “luogo di discussione e di proposta” che si chiama consiglio comunale. Un luogo dove sono rappresentati tutti i cittadini ALIFANI. Non ci sono cose di cui discutere? Strano: a noi ci risulta che si dovrebbe discutere, oltre le sacrosante interpellanze e interrogazioni, di materie urgenti per i cittadini. Ad esempio: quanto ammonta la tassa IMU per la prima casa? Si dovrebbe parlare inoltre del cinema Volturno, dei piani comunali di dotazione della Protezione civile, ed ancora La crisi del commercio. Il commercio ad Alife non va perché non si organizzano eventi che riempiono strade e piazze. Ad Alife il commercio sta morendo, i negozi sono chiusi e sfitti, abbandonati. Colpa anche del mercato che fu spostato  fuori le mura. Fu detto che ci si sarebbe impegnati a far si che venisse nuovamente riportato nel centro storico, dove sono presenti tutti gli esercizi commerciali,  ma ad oggi  ancora non è stato fatto nulla. Il martedì, giornata di mercato settimanale,  non c’è  più passeggio lungo le strade del centro storico da parte di cittadini provenienti anche dai comuni limitrofi, solo fuori le mura dove i negozi sono assenti. E’ sufficiente camminare lungo le vie della città per rendersi conto della desolazione che affligge il centro storico con strade sempre meno frequentate dalla gente e sempre più negozi chiusi. Se si andrà avanti di questo passo, quale sviluppo allora resta alla nostra amata città? I negozi sfitti sono lo specchio della crisi che in parte è dovuta sicuramente alla situazione economica globale che investe gran parte dell’ Europa, e alla quasi totale mancanza di iniziative e di un progetto globale di valorizzazione della città da parte di chi detiene il potere e la possibilità di farlo, ma invece resta a guardare. Serve una prospettiva di lungo periodo e un rapporto più stretto per il Bene comune, sfruttando il nostro patrimonio storico-architettonico, e le risorse anche umane presenti impegnate nel mondo dell’associazionismo del volontariato che va fortemente sostenuto.   E d infine lo sviluppo turistico d’Alife e del circondario; é una delle poche possibilità concrete per incrementare l’economia, visto che nuove industrie e nuovi posti di lavoro in sostanza è impossibile averne. Qui bisogna mettere da parte i campanilismi ed i personalismi per cercare di fare qualcosa di concreto e lavorare tutti insieme per un progetto complessivo. “Tutti insieme” dobbiamo lavorare per risollevare Alife dall’oblio in cui sta precipitando”.
michela vigliotti

Guarda anche

ALIFE – Nuovo SERD, l’Asl potrebbe realizzarlo a Piedimonte Matese

ALIFE – L’Asl di Caserta potrebbe decidere di spostare il SER.D. (struttura per la cura …