SESSA AURUNCA – Vassallo al Nifo per raccontare la storia del fratello ucciso.

SESSA AURUNCA (di Tommasina Casale) – Vassallo al Nifo per raccontare la storia del fratello ucciso. Il fratello del sindaco di Polvica, Angelo Vassallo, ucciso dalla camorra il 5 settembre del 2010, ha fatto tappa nella biblioteca del liceo classico Agostino Nifo. Un incontro con i giovani allievi e le istituzioni comunali dove ha parlato dell’esperienza del fratello ucciso e del libro che ha scritto “Angelo Vassallo, il sindaco pescatore”. Al tavolo dei relatori i, professore Filippo Ianniello, amico di Dario Vassallo, il dirigente scolastico Giovanni Battista Abbate ed il vescovo della diocesi Monsignor Orazio Francesco Piazza. Dario Vassallo ha raccontato di come Polvica sia ritornata indietro appena dopo la morte del fratello. Ha parlato della lotta che la fondazione “Angelo Vassallo il sindaco Pescatore” sta conducendo contro le strade fantasma pagate è mai realizzate. Una battaglia contro la provincia di Salerno dove solo la fondazione si è costituita parte civile: “come può un comune dove è stato ucciso un sindaco non costituirsi parte civile. Quando la politica o la società civile non si mette intorno un tavolo a chiedersi perché è stato ucciso un sindaco allora significa che la politica è la società civile sono persi”. Ianniello ha richiamato una frase di Roberto Saviano: “quando si uccide un uomo buono si uccide due volte” ed ha ringraziato Dario Vassallo per l’importante testimonianza Carmine Venasco, rappresentante della cooperativa ” new server Sessa Aurunca”, ha raccontato della sfida vinta nel riprendere un bene confiscato alla camorra a Monte Ofelio dove si sta realizzando un parco verde. Il vescovo Monsignor Piazza ha voluto dare un messaggio ai giovani: “entusiasmatevi verso la cura la custodia del bene comune. Non dobbiamo consentire eroismi estremi che costono dolore e sangue ,a dobbiamo fare la nostra parte mettendoci cuore a cominciare dallo studio. Divertitevi ma costruite una qualità di vita dove esprimere la bellezza di valori. A chiudere per i ringraziamenti di rito il dirigente scolastico Abbate