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PIETRAVAIRANO – Cave, i risultati di Fumo “irritano” Iannuccilli

PIETRAVAIRANO – Se le cave non sono ancora arrivate a Pietravairano – e forse non verranno mai più – bisogna dare merito a tre importanti forze.
Il popolo. La prima è  stata la determinazione del popolo di Pietravairano (guidato dall’energica Maria Acquaro) che ha rifiutato ogni compromesso con chi intende distruggere un territorio per il profitto di pochi.
Nella stessa forza vanno inseriti tutti quei tecnici e quei cittadini che senza alcuna pretesa hanno contribuito a rafforzare la barricata contro le cave e il cementificio.

Il sindaco. La seconda forza in campo è rappresentata dal sindaco, Francesco Zarone, che – fedele al mandato elettorale – ha rappresentato un autentico baluardo a difesa del territorio e della legalità a Pietravairano.

L’avvocato.  La vera svolta però è arrivata con la nomina, da parte del comune, dell’avvocato Giancarlo Fumo che ha “scoperto” – aiutato da un tecnico locale – la “salvezza”. Un articolo (il 27) del piano regolatore del comune, redatto molti anni prima, nel quale si privilegiava la vocazione agricola e si vietavano cave e cementifici.  Nessuno prima, nemmeno il blasonato avvocato Pasquale Iannuccilli – incaricato precedentemente di difendere l’ente pietravairanese – aveva “notato” quell’articolo determinante per la partia. Distrazione, superficialità oppure cos’altro?

Questi i dubbi, probabilmente, da parte dell’amministrazione comunale,  che hanno spinto Zarone a cercare un altro valido legale.
I risultati sono arrivati quasi subito e  gli “aggressori” di Monte Monaco sono stati messi con le spalle al muro.
Il disturbo per il blasonato avvocato Iannuccili deve essere stato davvero tanto visto che, ieri, è stata notificata al comune un documento, a firma del legale sammaritano, con il quale protesta contro il muncipio per la nomina del nuovo legale (quello che poi ha prodotto maggiori risultati)  e annuncia di aver inviato gli atti alla corte dei conti, ipotizzando anche un danno erariale contro l’ente., derivante dalla doppia nomina.
Sarà l’organo supremo a decidere se Zarone ha operato nell’interesse del popolo, per ora i risultati di Fumo danno ragione al sindaco e al popolo.

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4 commenti

  1. sono francesco figlio di un operaio della ditta MOCCIA faccio un applauso a tutti gli organi competenti per il risultato da loro ottenuto e volevo dirgli solo ke l azienda ha incominciato la MOBILITà PER TUTTI E 120 OPERAIO E RISPETTIVE FAMIGLIE… grazie a tutti

  2. comunicazione della redazione: se un’azienda mette in mobilità gli operai la colpa è solo della proprietà che non ha saputo programmare a dovere le difficoltà. Non è possibile, quindi, in alcun modo, scaricare su cittadini di altri comuni le responsabilità che appartengono ad altri.

  3. non sono del tuo parere …perke per fare progetti ci vogliono anni .. e soldi…l amministrazione precedente aveva dato l ok ma il sindaco di adesso si e opposto…avendo fatto gia SPESI tanti SOLDI PER IL PROGETTO COSTI DALL AZIENDA. e non i meraviglio ke l azienda si e opposta …….se no trovava gia alternativa….ESEMPIO E come tu progetti la casa , la costruisci…e poi il comune tela vuole buttare giu…cosa diresti?? GRAZIE …FRANCESCO BASS

  4. non sono del tuo parere …perke per fare progetti ci vogliono anni .. e soldi…l amministrazione precedente aveva dato l ok AL PROGETTO ma il sindaco di ATTUALE si e opposto…avendo fatto gia SPESI tanti SOLDI PER IL PROGETTO COSTI DALL AZIENDA. e non i meraviglio ke l azienda si e opposta …….se no trovava gia L’ Aternativa….ESEMPIO E come tu progetti la casa , la costruisci…e poi il comune tela vuole buttare giu…cosa diresti?? GRAZIE …FRANCESCO BASS