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Piedimonte Matese – Comunità Montana, Pepe guida la rivolta per "non morire"

Fabrizio Pepe, presidente della comunità montana del Matese

piedimonte matese. Lunedì prossimo gli operai, impiegati, dirigenti e amministratori delle comunità montane delal Campania protesteranno per “non morire”.
Il pericolo di chiusura degli enti montani appare sempre più vicino. Soprattutto alla luce dell’ultimo incontro fra i presidenti e Stefano Caldoro; un incontro che ha chiarito l’indifferenza della Regione verso il problema di oltre 500 dipendenti degli enti montani.
Ci sarà, insieme agli altri, Fabrizio Pepe, presidente dell’ente del Matese che evidenzia la ncessità, prima di ogni altra cosa, di salvaguardare i posti di lavori e contestualmente l’ambiente.
 Parteciperanno anche i presidenti e i sindaci di tutti i comuni che compongono gli enti montani  regionali. Prevista la massiccia partecipazione di centinaia di lavoratori (Baif). In gioco non ci sono solo i posti di lavoro di addetti e amministrativi ma anche ingenti finanziamenti per il territorio. Ad essere colpiti saranno ancora tanti piccoli centri interni, quasi sempre zone disagiate di montagna.  La regione quindi potrebbe seguire le indicazioni del governo e  cancellare le Comunità per trasferirne le funzioni alle province. Tutto per tagliare enti inutili per ridurre i costi.
In Campania le Comunità montane sono venti. Erano ventisette sino a settembre di due anni fa quando in consiglio regionale fu approvata la riforma che oltre a tagliare gli enti riduceva il numero dei comuni (furono eliminati quelli costieri) e quello dei consiglieri e degli assessori. Tuttavia la riforma non ha prodotto gli effetti  sperati perché i costi restano forti. I più alti riguardano il personale. Per il pagamento dei dipendenti propri la copertura è assicurata dai trasferimenti erariali dello Stato che ad oggi però sono bloccati. Negli ultimi due anni la Regione è andata in soccorso delle Comunità montane  stanziando un milione e 800mila euro per il 2009 e un milione 600mila per il 2010.  Centinaia di forestali non ricevono, regolarmente, lo stipendio.
Tutti  chiedono chiarezza e trasparenza. Non è possibile che da oltre un anno e mezzo II personale dipendente di ente pubblico, quale è quello della Comunità Montana, non è più in grado di programmare la propria vita. Non è in grado di sapere se il ventisette riceverà regolarmente lo stipendio e/o se sarà trasferito altrove. Il personale è confuso. Non sa più cosa fare.

La delusione di Pepe
“Non è più tollerabile sopportarte enormi ritardi sulla programmazione che la Regione dovrebbe attuare verso le Comunità Montane. Tanta approssimazione nella gestione della cosa pubblica non riesco a ricordarla. Chiediamo immediata chiarezza sul futuro di centinaia di lavoratori.

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