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ALIFE – Bioidigestore, la General denuncia Di Caprio

ALIFE – Bioidigestore, la General Construction – titolare del progetto per la realizzazione dell’impianto sull’area industriale di Alife – denuncia Gianfranco Di Caprio. Secondo l’azienda il leader del comitato che si oppone all’impianto avrebbe abusato della sua posizione. In veste di funzionario regionale avrebbe fatto “pressioni” su qualche impiegato dello stesso ente regionale: “……Di Caprio, come egli stesso ha ammesso nella riunione svoltasi il 25 settembre scorso nell’Aula Consiliare del Comune di Alife, candidamente ammette di essere intervenuto più volte, sfruttando abusivamente il suo ruolo di funzionario regionale, al fine di carpire informazioni utili a sabotare ed aggravare il procedimento amministrativo, legittimamente attivato in Regione Campania, dalla General Construction per la realizzazione del biodigestore di Alife.”
“…… Il Di Caprio per sua stessa ammissione, grazie alla sua posizione di funzionario regionale, ha posto in essere pressioni ed accessi in relazione alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. La stessa Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A., ndr) è, come affermato anche dal Di Caprio, un procedimento di competenza esclusivamente regionale, espresso da una Commissione appositamente nominata che emette il proprio parere sulla base delle condizioni progettuali e delle matrici ambientali al quale il Comune interessato, nel caso di specie quello di Alife, non può intervenire…..”
Inoltre la General denuncia anche che: “….Al fine di realizzare il proprio intento fraudolento, il Di Caprio non si limita a intervenire come ‘eminenza grigia’, facendo soffiate ‘soffiate’ ai dirigenti del Comune di Alife, invitandoli a presentarsi in Regione anche quando non convocati al fine di presentare vari documenti idonei a frapporre ostacoli ed aggravare il procedimento amministrativo necessario per l’approvazione della V.I.A.. Infatti, non pago di tali illecite azioni, Di Caprio si spinge oltre, illegittimamente abusando del proprio ruolo di funzionario regionale, proprio presso l’Assessorato all’Ambiente, si introduce in maniera illecita ed abusiva all’interno dei luoghi dove non gli è consentito l’accesso, prendendo conoscenza di documenti riservati della Commissione V.I.A. al fine di carpire informazioni e copiare atti depositati dalla General Construction, iscritti al protocollo regionale, con l’intento di girarli a soggetti terzi che non hanno alcuna legittimazione per venire a conoscenza di quelle informazioni. Quasi accecato da un delirio di onnipotenza, il Di Caprio si ‘bea’ di tali illeciti, e, ne parla pubblicamente nel corso della famosa riunione del 25 settembre scorso”. Questi alcuni dei passaggi su cui la General ha basato la denuncia presentata nei giorni scorsi alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere

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