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Pignataro Maggiore – Municipalizzata verso la chiusura, si infiamma la discussione politica

Mario Penna, leader di Giovane Italia
Ilaria Bovenzi, presidente del consiglio

pignataro maggiore. Società municipalizzata verso la liquidazione. I cittadini si interrogano, i lavoratori sono preoccupati, la politica discute.

Sono passati appena cinque mesi dall’insediamento a Palazzo Scorpio da parte di Cuccaro e già Pignataro ne paga le conseguenze. E’ stata questa la settimana decisiva per l’amministratore unico della Patrimonio, dott. Passaro, che, in sintonia con Cuccaro, non ha rinnovato il contratto di lavoro ai lavoratori assunti con contratto a tempo determinato. A nulla è valso il nostro grido di allarme dei mesi scorsi, a nulla è valso l’interessamento del segretario provinciale della CGIL Funzione Pubblica, Raffaele Maietta. A nulla sono valsi i nostri appelli ai consiglieri comunali Valente, Palumbo e al presidente del consiglio Bovenzi. Tre nostri concittadini dal 4 ottobre scorso, infatti, si sono riaffacciati alla dura realtà della disoccupazione. E’ assurdo che in un periodo di crisi occupazionale come quello che l’Italia sta attraversando, Passaro e Cuccaro si sono presi la responsabilità di non rinnovare un contratto a dei giovani lavoratori pignataresi. Probabilmente è la prima volta nella storia pignatarese che accade questo. Ma ormai abbiamo ben capito il piano che Cuccaro, la sua amministrazione ed il dott. Passaro hanno in mente: far fallire la Patrimonio. Non si spiega, infatti, lo sproporzionato, improvviso e non giustificato aumento del servizio di raccolta dei rifiuti nei confronti del comune di Santa Maria la Fossa il quale si è visto costretto a revocare il contratto affidandosi ad altra ditta. Non si spiega, inoltre, in che modo un bilancio in attivo di 6.000 euro sia diventato passivo di circa mezzo milione d’euro.  Staremo a vedere, quando e se la municipalizzata scomparirà, a quale società verrà affidato il servizio di raccolta differenziata e se riuscirà a raggiungere delle percentuali di raccolta differenziata a cui la Patrimonio, grazie alla sua gestione, ci aveva abituati, portandoci ad essere tra i primi 10 comuni ricicloni della Provincia. Se così non fosse, vorrà dire che nell’immediato futuro Pignataro potrebbe vivere una sua prima emergenza rifiuti, simile a quella che da anni la Campania vive. Questo lo scongiuriamo anche se, se così fosse, vi sarebbero due responsabili: Passaro e Cuccaro.

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