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foto di repertorio

VAIRANO PATENORA – POLIAMBULATORIO, OPERATORI E UTENTI NEL “FORNO CREMATORIO”. POLITICI E DIRIGENTI ASSENTI. I SOLITI SPRECHI TANTO PAGANO I CITTADINI

Vairano Patenora – Gli utenti del poliambulatorio in questi giorni sono stremati dal caldo in quanto la nuovissima struttura proprio in queste giornate afose è rimasta senza climatizzazione a causa della rottura del motore che alimenta l’impianto. In meno di un anno il nuovissimo impianto di climatizzazione della struttura sanitaria di Vairano Scalo, si ferma per la seconda volta lasciando pazienti e operatori ad ansimare e boccheggiare per resistere agli ambienti surriscaldati per le temperature da forno crematorio. La prima volta l’impianto si è fermato nel periodo più freddo dell’anno bloccando i pazienti furono costretti ad effettuare le prestazioni sanitarie negli ambienti gelidi della struttura terrazzata con il fondato rischio di prendersi un accidente. L’inconveniente durò   per diverse settimane prima che l’Asl si decidesse a far aggiustare l’impianto. In questi giorni, sta accadendo l’opposto, in effetti è stato segnalato un via vai di anziani che rinunciano alle visite e boccheggiando lasciano la struttura per tornarsene a casa. E’ un mormorio diffuso quello che si ascolta nelle immediate vicinanze della struttura, si sente dire che è inconcepibile che una nuovissima struttura, quale quella di Vairano Scalo, costata circa un milione di euro, inaugurata poco più di due anni orsono, abbia già delle deficienze così gravi nell’impianto di climatizzazione. In questi giorni è impossibile resistere all’interno della struttura, alcuni anziani per evitare malori hanno rinunciato alle visite prenotate da tempo. “E’ inutile anche protestare, tanto qua nessuno ci pensa i politici, neanche a parlarne, si vedono solo quando devono cercare i voti…” queste le parole sfiduciate di un pensionato delle forze dell’ordine cardiopatico e diabetico di Vairano, che sconsolato ha telefonato alla nostra redazione per denunciare la cosa.  L’impianto di climatizzazione della struttura dovrebbe essere di nuovissima generazione o almeno così dovrebbe essere. Si tratta di un impianto fatto da termoconvettori in cui circola l’acqua, dalle notizie raccolte nella struttura sembra che l’impianto però non è dotato di un timer nè di un termostato, che spenga l’impianto una volta raggiunta la temperatura desiderata. Come è possibile che un impianto nuovissimo possa essere stato costruito e consegnato senza questi minimi accorgimenti, elementari e indispensabili che permettono anche di risparmiare sulla bolletta del gas che l’ASL paga con le risorse pubbliche sottraendole ai servizi indispensabili ai cittadini. Sembra che quando erano in funzione durante tutto il periodo invernale l’impianto funzionava ininterrottamente 24 ore su 24 con ambienti che arrivavano a 40 gradi. Sarebbe curioso sapere l’importo sostenuto dalla collettività per pagare le bollette. Dopo il primo intervento l’impianto non è stato più lo stesso non ha funzionato più bene ed ora sembra che a fronte di una spesa di qualche migliaia di euro (questa la cifra necessaria per riparare i motori) i tecnici dell’Asl hanno optato (non si sa per quale oscura ragione) per l’istallazione di climatizzatori split. Sembra che proprio nella giornata di oggi c’è stato un sopralluogo dell’ufficio tecnico per verificare quanti climatizzatori dovranno essere istallati (almeno una decina), anche se la potenza della rete elettrica non sopporta neanche due stufette accese in contemporanea. Il rimedio che l’asl si accinge a mettere in campo comporterà sicuramente un ulteriore spreco di risorse pubbliche, basterebbe qualche migliaio di euro per rimettere in funzione l’impianto madre ma la cosa evidentemente la cosa non è stata presa in considerazione meglio acquistare i climatizzatori split tanto in questo periodo sono sicuramente in offerta speciale. Che vergogna, sembra che la cosa non interessi nessuno eppure il momento è particolarmente critico e bisognerebbe usare le risorse pubbliche con molta oculatezza e facendo le opportune valutazioni. Invece dentro e fuori l’Asl, non c’è nessuno che vede o controlla quello che accade in maniera cosi sconsiderata e scandaloso.

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