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Giovanna Gentile

ALIFE – Droga nelle scuole, concluso il processo: ecco le decisioni del giudice

Mercedes Gonzalvo
Mercedes Gonzalvo

ALIFE – Droga nelle scuole, concluso il processo di primo grado contro cinque imputati. Il sesto, una ragazza all’epoca dei fatti minorenne, sta ancora affrontando il giudizio presso il tribunale dei minori. Il giudice ha assolto due imputanti, Alessio e Giovanni Gentile – difesi dagli avvocati Vincenzo Cortellessa e Dario mancino – per non aver commesso il fatto. Condannati tutti gli altri: R.L., Fabio Mainolfi e Mercedes Gonsalvo. Il tribunale, a loro, ha inflitto pene che non superano i due anni di carcere, con il beneficio della pena sospesa. Resta ancora in piedi il procedimento penale contro Giovanna Gentile, all’epoca dei fatti minorenne.
L’indagine da cui prende vita il processo venne condotta dai carabinieri della compagnia del Matese e si sviluppò tra la fine del 2012 e il 2013; portò a smantellare una rete di spacciatori che si occupava di rifornire in prevalenza giovani studenti presso gli Istituti Scolastici di Piedimonte Matese e Alife. Le fasi di spaccio vennero attentamente monitorate giorno per giorno, con servizi di osservazione e pedinamento, supportati da una attività tecnica espletata attraverso intercettazioni telefoniche. In carcere finirono Roman Luponio 22enne, di Piedimonte Matese, agli arresti domiciliari Fabio Mainolfi, 32enne di Piedimonte Matese, Mercedes Gonzalvo, 56enne di Alife e Veronica Gentile, 18enne di Alife, mentre un obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria scattò nei confronti di Alessio Gentile, 21enne di Alife. Le persone arrestate, con ruoli diversi, si occupavano di rifornire gli acquirenti di “marijuana” e  in qualche caso “eroina”. Furono circa 20 le persone, per lo più giovani studenti, anche minorenni, identificate e segnalate quali assuntori. Singolare il linguaggio utilizzato per l’acquisto delle dosi di stupefacenti, “portami i limoni o le cime”, voleva significare “marijuana”, “portami le uova”, significava “eroina”. Nel corso delle indagini venne sottoposto a sequestro circa un chilogrammo di stupefacenti per un totale di oltre milleduecento dosi, nonché bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Veronica Gentile, la più giovane del gruppo, iscritta ad un Istituto Scolastico di Piedimonte Matese, si occupava – secondo l’accusa – di portare la droga direttamente all’ interno della scuola e quotidianamente assicurava il suo fidanzato Roman Luponio, se “la giornata” di spaccio fosse andata in modo soddisfacente.
Ora arriva la sentenza di primo grado che scrive un importante capitolo nell’intera vicenda scagionando da ogni accusa alcune persone e condannando invece altri componenti del gruppo

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