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RIARDO – Evasione, le accuse della Finanza al gruppo Ragosta

RIARDO – Il gruppo Ragosta, che vuole portare una fonderia nelle verdi e incontaminate campagne riardesi,  da molto tempo è nell’occhio del ciclone giudiziario con diverse e importanti indagini condotte dalla guardia di finanza. Evasioni fiscali, maxi sequestro al gruppo Ragosta. Nel mirino della Guardai di Finanza anche alberghi in costiera amalfitana. Circa un anno fa il blitz della fiamem gialle contro la potente famiglia di industriali del vesuviano.
Quote di un fondo d’investimento immobiliare di proprietà della «Ragosta Real Estate s.r.l.», per un valore di 15,5 milioni di euro, vennero   sottoposte a sequestro preventivo dalla guardia di finanza di Napoli, a seguito di indagini nel settore penale tributario. Le Fiamme Gialle hanno accertato un’evasione fiscale per centinaia di milioni di euro. Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip del Tribunale di Nola. La «Ragosta Real Estate s.r.l.» è proprietaria di immobili di prestigio a Roma, in via Volturno e Largo Montemartini, degli hotel Raito e Paradiso, in Costiera Amalfitana e dell’ hotel La Plage di Taormina (Messina). Il successo e la penetrazione della «Ragosta Real Estate srl», sui mercati immobiliari del Paese, si è poggiato, nel corso degli anni, sul sistema scoperto dalla guardia di finanza. Il credito d’Iva veniva monetizzato con la compensazione del debito d’imposta totalizzato dalle società operative del gruppo. Gli investigatori, attraverso indagini patrimoniali, hanno accertato che il profitto dell’evasione è stato immesso nelle società immobiliari della famiglia per acquistare lussuosi alberghi e immobili su tutto il territorio italiano e nella prestigiosa costa d’ Amalfi . Il sistema di frode all’Erario è stato condotto attraverso una società del gruppo utilizzata dagli amministratori esclusivamente per costituire crediti Iva inesistenti, per 146 milioni di euro, a fronte di operazioni commerciali, anch’esse inesistenti, per 730 milioni. Il sequestro di alcune quote del fondo, per 15,5 milioni di euro, è stato preceduto, nel marzo del 2010, da un altro provvedimento analogo, per 20,6 milioni di euro, di recente confermato dalla Corte di Cassazione. Il fondo d’investimento di proprietà della «Ragosta Real Estate srl», riconducibile ai coniugi Fedele Ragosta e Anna Maria Iovino, è titolare di immobili di valore a Roma, e di hotel della Costiera Amalfitana (Raito e Paradiso) e dell’ hotel La Plage di Taormina (Messina).
Le due tranche poste sotto sequestro dalla Guardia di Finanza – è scritto in una nota del procuratore aggiunto della Repubblica Maria Antonietta Troncone – anche se rilevanti, sono minori rispetto a quelle «effettivamente lucrate dal gruppo».

I dubbi
Come può un’amministrazione comunale, in questo caso specificio, quella riardese, non porsi domande su una serie di vicende che dovrebbero invece far riflettere profondamente?
Perchè un sindaco da oppositore di un un progetto, diventa primo sostenitore dello stesso?
Quali le ragioni reali che hanno determinato un cambio di programma del genere?
Perchè si sta operando contro l’interesse del territorio e dei cittadini che lo abitano?

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