
PIEDIMONTE MATESE. Si resero protagonisti di una scena da far-west. Tre giovani pedemontani finiscono sotto processo. I fatti contestati dai pubblici ministeri sammaritani risalgono al 3 maggio del 2008 e accaddero a Piedimonte Matese. Secondo l’accusa, mossa dalla Procura della Repubblica, Maurizio e Daniele Varricchione, in concorso tra loro, viaggiando a bordo dell’autovettura Alfa 156, tagliavano la strada all’auto condotta da Marcellino Riselli costringendo quest’ultimo ad arrestare la corsa e a scendere. Armati di spranga di ferro, poi, lo minacciavano e danneggiavano la sua auto. Inoltre, Daniele minacciava di gravi ritorsioni fisiche un altro uomo, che viaggiava insieme a Riselli, se non gli avesse consegnato imprecisate somme di denaro (tale condotta sarebbe stata posta in essere anche il 3 dicembre dello stesso anno). A quel punto, Marcellino colpiva violentemente Daniele cagionandogli lesioni personali giudicate guaribili nell’arco di una settimana e, a sua volta, lo minacciava. Per questo anche lui veniva rinviato a giudizio. L’altro ieri mattina sarebbe dovuto ripartire il procedimento penale a carico degli imputati presso il tribunale monocratico del capoluogo matesino, ma, a causa dell’astensione degli avvocati, il Got ha rinviato la discussione in aula al prossimo mese di maggio per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale. FM
PaeseNews quotidiano di Terra di Lavoro online Le notizie di Caserta e provincia