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SPARANISE – Centrale turbogas e crisi del lavoro, inutile l’incontro in comune. Le aziende snobbano la convocazione del sindaco. Lavoratori delusi da Merola

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SPARANISE – Crisi del lavoro alla centrale turbogas di Sparanise, l’azienda snobba l’invito del sindaco. C’era solo il rappresentate della General Construction. Gli altri non hanno raccolto l’invito del primo cittadino Merola. Nemmeno la Calenia ha ritenuto opportuno presentarsi all’incontro. Inutile dire che i lavoratori sono amareggiati e delusi da questa situazione. Un’amerazza che cresce ancor più perchè proprio nei giorni scorsi ci sarebbe stato, in comune, un incontro a porte chiuse, fra lo stesso Merola e i vertici di Calenia Energia, General Construction e altre imprese interessate “all’affare” centrale Turbogas. Un incontro che secondo alcuni lavoratori sarebbe stato un “pre-vertice” per trovare una intesa proprio all’insaputa delle maestranze. Una ipotesi che ha irritato molto Merola il quale si è difeso affermando che quella era una riunione già programmata da tempo. Eppure qualcosa in questa vicenda non convince. Sono, infatti, soprattutto i tempi a insinuare dubbi atroci fra i lavoratori che chiedono solo di poter guardare con serenità al proprio futuro. In ogni caso la riunione  di poche ore fa non avrebbe sortito alcun effetto: l’impresa – General Construction – ha ribadito di essere in crisi e di dover procedere alla messa in mobilità di otto unità, quasi tutte di Sparanise. Intanto il caso nelle prossime settimane approderà sul tavolo del ministero del lavoro per la soluzione finale.
Le turbine della centrale turbogas di Sparanise sono spente, forse ripartiranno il prossimo gennaio. Segno evidente che la crisi non risparmia nessuno e che con il governo Renzi a crescere sembrano essere solo le promesse. Le aziende chiudono, le famiglie consumano meno e quindi l’energia elettrica serve sempre meno. Intanto alla centrale di Sparanise la crisi sembra pesare solo su alcune fasce di operai, mentre altri, seppur con le braccia incrociate, sono intoccabili. Sul piede di guerra lavoratori e sindacati che sollecitano un incontro urgente con l’impresa. Un incontro che dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni a Napoli. Gli addetti alla manutenzione della General Construction sono in cassa integrazione da oltre un anno (precisamente dall’aprile del 2013). In precedenza otto dei 25 lavoratori era già stati licenziati. Ora ulteriori otto unità vengono posizionate in mobilità e si avviano, quindi a uscire dal ciclo produttivo della centrale. Sono tutti lavoratori di Sparanise. In precedenza stessa sorte era toccata a undici lavoratori della vigilanza e a due dell’impresa di pulizia. Resta la preoccupazione per ulteriori tagli che potrebbero interessare venti unità lavorative, tutte del posto; tagli che potrebbero arrivare entro settembre. Eppure – sottolineano i lavoratori – l’azienda è forte e produce utili altissimi, per cui i motivi dei licenziamenti sono da ricercare altrove.

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