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SPARANISE / CALVI RISORTA / PASTORANO – Raccolta rifiuti urbani, Guarriello vuole vederci chiaro: sette indagati

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SPARANISE / CALVI RISORTA / PASTORANO – Raccolta dei rifiuti urbani e affidamento diretto alla Impresud, scatta l’inchiesta  della Procura della Repubblica. Il pubblico ministero Guarriello vuole vederci  chiaro e punta l’indice contro tre municipi e sette  figure che risulterebbero indagati. Sotto la lente della Procura finiscono gli affidamenti  fatti da tre comuni dell’Agro Caleno: Sparanise, Calvi Risorta e Pastora. A Sparanise sarebbe indagato l’ex sindaco Mariano Sorvillo e un funzionario che all’epoca dei fatti era responsabile del procedimento. Voci insitenti in paese indicherebbero  nella segretaria comunale, Maria Coletta,  la funzionaria indagata. Ma per ora non vi è conferma ufficiale. A Calvi Risorta, invece, sarebbe indagato l’ex sindaco Antonio Caparco e il tecnico comunale Sergio Santillo. A Pastorano sarebbe indagato il sindaco Giovanni  Diana e il responsabile del procedimento Luigi D’Onofrio. Inoltre sarebbe indagato anche Francesco Iavazzi titolare della Impresud srl, beneficiario degli affidamenti diretti eseguiti, in tempi diversi, dai trei comuni.

Secondo la Procura gli indagati, avrebbero violato gli articoli  110, 81 c.p. (concorso), 323 c.p. (abuso d’ufficio), 353 bis c.p. (turbativa d’asta) e 479 c.p (falso ideologico), i sindaci e i responsabili del procedimento e  Iavazzi quale beneficiato titolare dell’IMPRESUD srl, illecitamente ed in violazione dell’art 50 del D.lgs 267/2000, deil’art.191, delD.Lgs 152/2006, del d.lvo 163/06, dell’art 19 I. f) del DL 6 luglio 2012 n.95 convertito dalla legge 7 agosto 2012 n.135, del D.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 e del D.lgs. 15 novembre 2012, n. 218,  illecitamente assumendo quali falsi presupposti l’urgenza di provvedere e l’ipotetico pericolo per la salute pubblica, nonché il caos normativo quale asserito impedimento alla regolare affidamento del servizio con bando di gara di evidenza pubblica (pur in vigenza di chiare norme che attribuivano la competenza).

Con tali mezzi fraudolenti e con quelli di seguito descritti turbavano il procedimento amministrativi turbavano il procedimento amministrativo   diretto a stabilire il contenuto dell’atto di gara o dell’atto equipollente concretamente adottato, al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della P.A. e, quindi, illecitamente affidavano il servizio dì raccolta dei rifiuti solidi urbani alla IMPRESUD S.r.l. con diverse  ordinanze sindacali,  infatti, affidavano detto servizio; senza procedere per tempo ad approntare apposita procedura per l’affidamento del servizio (pur essendo stato emanato il DL 95\12); in assenza del presupposto dell’urgenza e di una situazione di accumulo di rifiuti e di pericolo  sanitario necessario per invocare il ricorso all’art 50 TUEL ed all’art 191 divo l52/’06, illecitamente individuavano il soggetto affidatario del servizio: spezzettando” un servizio che invece viene reso dal Comune in forma continuativa; senza procedere a gara di evidenza pubblica; senza accertare i requisiti della ditta IMPRESUD S.r.L. che ha un capitale sociale di soli euro 11.200 ed era priva della certificazione SOA ad effettuare opere pubbliche. In violazione del D.fgs. 6 settembre 2011, n. 159 del D.lgs. 15 novembre 2012, n. 218 in quanto mediante lo “spezzettamento” degli appalti eludevano l’obbligo di acquisire la comunicazione necessaria per la stipula dei contratti di importo superiore a 150.000 euro;

In tal modo, procedevano ad affidamento diretto di un servizio ad una ditta privata per una somma complessiva di 435.016 euro, ed in tal modo determinavano in favore della IMPRESUD S.r.l., un ingiusto vantaggio patrimoniale in danno degli altri soggetti presenti sul mercato ed indebitamente esclusi dalle procedure di affidamento.

Queste, in sostanze, le accuse mosse, a vario titolo, contro gli indagati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Nei prossimi giorni tutte le persone coinvolte nella vicenda potrebbe essere ascoltate dagli investigatori.

 

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