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ROCCARASo – Alto Sangro, le “vacanze bianche” si trasformano in vacanze da incubo

ROCCARASO. E’ arrivato l’esercito anche in Alto Sangro, la neve sta creando seri problemi: c’è la viabilità al collasso ma, in alcuni centri del comprensorio dell’Aremogna e Altopiano delle Cinquemiglia, dove sono qualche migliaio le case di vacanza acquistate dai campani, casertani soprattutto, i disagi alla popolazione mettono a dura prova le amministrazioni, pure abituate a confrontarsi con l’emergenza neve. E le «bianche vacanze» si trasformano in vacanze da incubo.

Ci sono coloro che, in assenza di neve durante il periodo natalizio, hanno posticipato il loro soggiorno. E i pendolari, il turismo mordi e fuggi sempre più consistente: si parte la mattina da Napoli e Caserta a bordo di pullman e camper; si fa ritorno la sera. Ma, in questi giorni, è tutto molto complicato. La Statale 158 in direzione Castel di Sangro, obbligatoria da e verso il casello della A1 a Caianello, è percorribile, in un’unica traccia, solo con catene o pneumatici da neve. Poi bisogna proseguire con la Statale 652 che per due giorni è rimasta chiusa. Domenica è stata riaperta ma le condizioni erano proibitive. Molte le disdette per lo scorso fine settimana: l’allerta ha convinto tanti a non mettersi in viaggio dalla Campania. Altri, invece, nella bufera di questa settimana che sarà ricordata a lungo, hanno dovuto affrontare l’odissea del viaggio di ritorno per essere puntuali, ieri, al lavoro. La Statale 17, Castello-Roccaraso, passaggio obbligato per il traffico dalla Campania ancora, ieri pomeriggio, secondo quanto riferito dagli automobilisti in transito, era in condizioni pessime: «Il manto non è livellato – ci riferisce al cellulare una giovane donna diretta verso l’Alto Casertano – stiamo incontrando problemi. Comunque di qui si passa solo con mezzi attrezzati. Abbiamo un quattro per quattro e procediamo con calma». Lungo il percorso, nei giorni addietro, si sono stati incidenti, non gravi ma con qualche ferito.

La neve è un toccasana per Roccaraso, stazione sciistica più importante del centro sud. Ma, questa volta, i mezzi locali non sono bastati a risolvere i disagi dei turisti. «I camion hanno iniziato a caricare la neve: questo non si era mai visto» dicono i testimoni. Ci sono le accoglienti hall degli alberghi ma ci sono anche i ruderi ristrutturati, le cooperative, gli appartamenti utilizzati dai campani per raggiungere le piste dell’Aremogna. Case vacanze, colonie di napoletani, come li chiamano da queste parti senza distinguere la provincia di appartenenza. Non solo nei comuni ricompresi nella provincia dell’Aquila, a Villetta Barrea, Scontrone, Opi, Pescasseroli (qui il Comune ha chiesto lo stato di calamità naturale), Civitella Alfedena, dove le imponenti masse di neve ostruiscono le strade. Ma anche sul versante molisano. A Rionero Sannitico, piccolo centro della provincia di Isernia, a dieci chilometri da Castel di Sangro e venti da Roccaraso, due interi complessi residenziali sono dei «napoletani», una cinquantina di famiglie. E, qui, l’esercito dell’undicesimo reggimento genieri di Foggia è arrivato ieri mattina. Perché l’amministrazione ha lanciato un Sos: a memoria d’uomo una nevicata così non si ricorda. E i potenti mezzi militari, nella frazione Montalto, non sono bastati. Troppo alta la barriera di neve, ci vogliono le turbine che arriveranno, forse, oggi.

«I turisti che sono prevalentemente campani – dicono dall’assessorato al ramo di Roccaraso – quest’anno sono scesi di un 30 per cento». Ma, certo, chi pensava di trascorrere un tranquillo soggiorno sulla neve è rimasto deluso, nel migliore dei casi. A Castel di Sangro, punto commerciale di riferimento nel comprensorio, la merce sugli scaffali scarseggia: frutta e verdura praticamente introvabili, fresco in via di esaurimento. La piacevole passeggiata di Roccaraso lungo via Roma, tanto amata dai «napoletani», bisognerà rimandarla a tempi migliori: c’è solo uno stretto cunicolo accessibile ad una persona per volta. Roberta Muzio – Fonte: Il Mattino –

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