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RIARDO – Fonderia Ragosta, respinta anche ad Alife

RIARDO – Pochi mesi fa il gruppo Ragosta “bussò” anche al municipio di Alife e chiese una vasta area nella zona industriale per insediare la propria attività. Secca e semplice la risposta del sindaco Giuseppe Avecone – uno che non si lascia incantare dalle chiacchiere e che non è nemmeno in cerca di “guadagni facili”. Io e i miei concittadini preferiamo respirare l’aria sana, bere acqua  pura e mangiare cibi genuini”. Così rispose Avecone. Pochi mesi primi, sempre i Ragosta avevano bussato al municipio di Pietramelara dove Luigi Leonardo rispose, più o meno, come Avecone: Niente da fare, non ci interessa. Eppure i Ragosta promettevano almeno cento posti di lavoro e “tanto benessere” per la città. Promesse che sono cresciute a Riardo – dove  i posti di lavoro sono cresciuti fino ad arrivare a 500 e le promesse sono lievitate a dismisura fino a “mostrare i lingotti d’oro”. Così le “illuminate guide riardesi” non hanno esitato, con la l’acquolina in bocca per il piatto succulento che stavano immaginando e con gli occhi brillanti per “l’oro” mostrato, hanno subito accolto a braccia aperte una fonderia che potrebbe cancellare uno delle aziende più importante dell’intera nazione: la Ferrarelle. Insomma, il ristretto gruppo di amministratori riardesi si sente pià furbo e più intelligente di quello di Alife o di Pietramelara o di tanti altri paesi “visitati da Ragosta. La priorità di qualsiasi amministratore è quella di tutelare la salute dei propri cittadini e la salubrità del territorio in cui  vivono.  In tutto questo è assordante il silenzio del gruppo di opposizione, troppo diverso per poter esprimere una posizione unitaria.

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