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PIEDIMONTE MATESE / CASERTA – Asi commissariata, i veri sconfitti sono i Cappello che perdono l’ultima roccaforte

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PIEDIMONTE  MATESE / CASERTA – Commissariata l’Asi. Piero Cappello e il consiglio vanno a casa. Domani Caldoro nomina il commissario. E’ un probabile atto politico da parte della regione che ha inteso così bloccare un eventuale accordo fra trasversale fra il Partito Democratico e una parte del Nuovo Centro Destra; mentre una’altra parte dello stesso PD tentava di fare accordi con Forza Italia. Una situazione che da tempo impediva il normale rinnovo delle cariche direttive del consorzio. Così, Caldoro, è intervenuto ponendo fine alla vicenda. Il commissario ha già pieni poteri e dovrà gestire l’ente fino alle prossime elezioni dei vertici. I veri sconfitti di questa complessa vicenda (come spesso diventano le cose dove mette mano la politica) sono i Cappello: Vincenzo e Piero.  Per loro il rinnovo dei vertici dell’ASI era l’ultima sfida.  Vincenzo Capello, da tempo aveva avviato frenetiche trattative con il Nuovo Centro Destra per trovare un’intesa capace di assicurare i voti necessari – nell’assemblea dell’Asi – per confermare Piero Cappello alla guida dello stesso Consorzio. Una iniziativa “diplomatica”  assunta, probabilmente, senza il consenso del PD e che Vincenzo Cappello conduceva in “solitaria”, con impegno frenetico e con smisurata passione.  L’attuale presidenza dell’Asi, quella appena commissariata, sarebbe nata da un accordo trasversale fra i Cappello e l’allora Onorevole Nicola Cosentino. Il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della provincia di Caserta si pone l’obiettivo e della promozione e lo sviluppo di attività imprenditoriali nei settori dell’industria e dei servizi alle imprese, in coerenza con gli indirizzi di programmazione socio-economica della Regione Campania. L’ambito territoriale di competenza è il comprensorio provinciale casertano. Al Consorzio aderiscono 48 Comuni di Terra di Lavoro (Ailano, Alife, Arienzo, Aversa, Calvi Risorta, Cancello Arnone, Capodrise, Capriati al Volturno, Carinaro, Casapulla, Caserta, Castello Matese, Carinola, Ciorlano, Fontegreca, Frignano, Gioia Sannitica, Macerata Campania, Maddaloni, Marcianise, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Mondragone, Orta di Atella, Pastorano, Piedimonte Matese, Pietramelara, Pietravairano, Pignataro, Portico di Caserta, Prata Sannita, Recale, Roccaromana, S.Arpino, S.Felice a Cancello, S.Maria a Vico, S.Maria C.V., S.Tammaro, San Nicola La Strada, Sessa Aurunca, Sparanise, Teano, Teverola, Tora e Piccilli, Vairano Patenora, Valle Agricola); l’amministrazione provinciale; il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano. L’area industriale dell’ASI Caserta è la prima del Mezzogiorno e la quinta in Italia: l’agglomerato di Marcianise è compreso tra le 52 aree di sviluppo nazionale.  Le aree consortili, estese su una superficie di oltre 4.000 ettari, sono suddivise in 14 agglomerati, con diverse caratteristiche e differenti livelli di saturazione. Il Distretto degli elettrodomestici di Teverola (Merloni), Oro Mare, Il Polo Calzaturiero UNICA, la HBC-Coca Cola, la Ericsson, la Pirelli,  la ST-Incard, la GETRA, il Tarì  sono alcune delle più importanti realtà industriali insediate nelle aree a più alto indice di saturazione.

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5 commenti

  1. Da che sperava di fare il deputato nazionale o il consigliere regionale alla fine si è ridotto ad essere condannato a fare il sindaco di una città fantasma, a proteggere condannati per fatti di camorra e per peculato e a far credere di votare picierno e sottobanco sostiene patriciello.—————— Ma è lo scotto che si paga all’arroganza e alla boria politica (berlusconi docet).

    E’ la dura vita di una spugna di mare.

  2. Ma a cosa serve l’Asi? solo a fare politica con i soldi dei cittadini? L’ennesimo carrozzone pieno di debiti fatti di consulenze e stipendi. Va chiuso, altro che commissariamento.

  3. Faranno votare sottobanco Patriciello i Cappello e affini.D————————–.Hanno infettato quel poco di sinistra che c’era nella zona matesina.

  4. Edmond Dantes, ma di quale sinistra parli, quella storica che di giorno fingeva di fare la guerra a Cappello e di notte ci si coricava insieme? O quella cupola di faccendieri, tecnici, imprenditori che non vedevano l’ora di sedere nei salotti buoni della cialtroneria impreditoriale e politica piedimontese e casertana? Spero che non tu non riferisco soprattutto a quelli che ci sono adesso con la maglietta di che guevara, i pantaloni abbassati al cu…o, mantenuti da mamma e papà e con testa solo solo per dividere le orecchie.
    E’ la sinistra che si è fatta infettare e anzi, era già infettata di suo. Ma oramai sono tutti ridotti ad un branco di mentecatti che cercano di sbarcare il lunario come meglio possono. Ma tranquillo, al loro posto c’è già pronto il ricambio e si chiama “Meetup Piedimonte Matese (Grillo) che a leggere i nomi dei componenti ed in particolare modo quello del loro capo autoproclamato c’è solo da starci a vomitare per una settimana, visto che il signore in questione si guarda bene-per mancanza di coraggio-dall’ affrontare le tematiche che affliggono la città, limitandosi solo a fare millantato credito e il verso ai luoghi comuni grilleschi. Per fortuna senza seguito.

    “Quando il gioco si farà duro i duri cominceranno a giocare”

  5. E tu, “attacccante” a 5stelle, dove sei per illuminarci con le tue minchiate e la tua grammatica stentata sulle questioni serie, invece di vivere di slogan copia incolla e millantato credito? Paura? Insicurezza? Eccesso di pienezza di te? Egocentrismo malato e vigliacco? Morto nelle braghe? O semplici ambizioni parlamentari con tanto di prebende in saccoccia per garantirti una vecchiaia senza ricorrere ad un ospizio? SEI IL NULLA DAMERINO A 5STELLE! Uno sfaccendato che non conosce nè pudore nè un solo giorno di lavoro, che vive di “agganci” politici e parentele. Ma quando i fessacchiotti che ti vengono dietro scopriranno la fetecchia che sei (presto, molto presto) ti converrà comprare un salvagente per non soccombere annegato sotto un oceano di sputi.

    Dai, damerino, mostra di che pasta (frolla) sei fatto.