VAIRANO PATENORA – Acquisizione di Taverna Catena, Martone: l’ufficio tecnico sbaglia particella. Ennesimo flop

VAIRANO PATENORA – Acquisizione di Taverna della CAtena a bene comunale, il consigliere Lino Martone inchioda l’ufficio tecnico: la particella è sbagliata. Un errore che potrebbe costare l’annullamento dell’intera procedura.  “Per due volte mi sono recato all’Ufficio Tecnico per accertarmi che ai Tizzano era stata notificata l’Ordinanza di abbattimento e la dovuta successiva Inottemperanza a tale ordine, procedura indispensabile per poter acquisire gli immobili abusivi. Mi sono accertato della regolarità e della constatazione di notifica fatta alle due ricorrenti dalla Polizia Municipale di Napoli. Il mio intendimento era di chiedere al Sindaco e Ufficio Tecnico di costituirsi penalmente contro le ricorrenti per falsa dichiarazione. Per sicurezza e certezza dei fatti, come è mio costume, mi sono riletto il ricorso al TAR fatta dalle Tizzano Elena e Maria Teresa e mi è sorto un grosso dubbio. Mi sono chiesto se era mai possibile che degli avvocati potessero incitare dei loro assistiti a dichiarare il falso. Il dubbio è aumentato quando, rileggendo,vi era chiaro richiamo delle ricorrenti a un edificio in via Leonardo da Vinci e non via Abruzzi e che per questo edificio non hanno mai ricevuto alcuna ordinanza di abbattimento. Ho chiesto allora all’Ufficio Tecnico di accedere al catasto e stampare certificati catastali e grafico relativo alla citata particella, dalle ricorrenti, 5381,foglio 33,sub 8 e 9. In buona sostanza, come potete facilmente notare dai grafici allegati(indicati con freccia in rosso), tale particella nulla ha a che vedere con Taverna Catena ed appartiene alla proprietà Tizzano ma su altro lotto che confina con le case popolari e proprietà Scalera. Sono rimasto allibito e anche fortemente incazzato. Mi sono un po calmato con me stesso pensando che forse vi era stato solo un errore di trascrizione dell’UT nel momento in cui ha notificato l’avvenuta trascrizione immobiliare in ottemperanza del citato art.31. Nemmeno nulla di tutto questo, come potete notare dagli allegati certificati catastali; ossia il sindaco Cantelmo è andato all’Ufficio Immobiliare di Santa Maria C.Vetere a intestare, anzi ad appropriare il Comune illegalmente, un immobile che non ha nulla a che vedere con il secondo piano abusivo su Taverna Catena. Adesso si e’ andati un poco, anzi molto, oltre il consentito, per l’approssimazione e questa tendenza,priva di meriti, a correre per mettere il proprio nome abusivo su questioni che hanno alle spalle mezzo secolo di lotta. Certo, facilmente adesso, si daranno le responsabilità al Tecnico Comunale. Ma le cose non stanno proprio così. Come Torre siamo stati “appresso” per controllare quasi ogni giorno che agli eredi Tizzano fossero notificate le dovute contestazioni di Legge. Abbiamo insistito e organizzato un incontro operativo con l’avv.On. Sarro. Dovevamo procedere alla prima definizione di delibera di Consiglio che abbiamo chiesto come gruppo Torre. Ci siamo trovati invece con un Consiglio che doveva solo recepire una trascrizione all’Ufficio Immobiliare, del solo piano abusivo. Ci siamo fortemente ribellati utilizzando parole grosse ma i consiglieri di maggioranza tiguardano in faccia, quasi per darti ragione, ma poi votano al contrario pur di andare contro. Se ci ascoltavano quanto è accaduto non si sarebbe verificato. Gli abbiamo detto che bisognava applicare in toto quanto disposto dal comma 3,art.31 Legge 380/2001, acquisendo al patrimonio comunale fino a 10 volte l’area abusiva, ossia tutta Taverna Catena. NO C’E’ STATO VERSO ED ECCO I RISULTATI. La questione però può volgere e la facciamo volgere in positivo; già abbiamo messo le firme e chiederemo una convocazione urgente del Consiglio, revocando la stupida delibera precedente e decidendo come Consiglio di acquisire,come per Legge, dieci volte l’area abusiva nel sedime, non in altre particelle accanto. Vogliamo sperare che quanto accaduto è solo conseguenza di approssimazioni ed errori, ma non possono sorgere anche i dovuti dubbi quando poi ci troviamo difronte ad altri atti strani come quello dell’ordine dato ai Tizzano di pulire l’area di Taverna Catena,rimuovere il recinto di lamiere pericoloso e potare il pericoloso pioppo storico ai confini della strada Leonardo da Vinci.Questo ordine è avvenuto in seguito alla denuncia ai Vigili del Fuoco fatta da mio figlio Gianpiero, circa i pericoli dovuti all’abbandono dello stabile storico. Un plauso e un grande apprezzamento per la celerità,la serietà e l’impegno dei VV.FF. che prontamente hanno chiamato il Comune a intervenire. Ma non può non sorgere spontanea la domanda: se avete fin’ora ritenuto(anche se in modo improprio come descritto in precedenza) di aver acquisito il secondo piano abusivo e inteso per area di sedime tutta quella alla base dell’ingresso nello stabile storico, a che titolo avete dato ordine ai Tizzano di pulire, riqualificandoli ancora una volta, unici proprietari, e non avete provveduto con ordinanza di possesso ed eseguito direttamente come Comune i lavori di sicurezza?.
Troppe approssimazioni ed evasioni dei doveri di rappresentanza dei diritti della comunita’ vairanese. Troppi disimpegni come quello verso il monumento della ferrara e sul borgo dove ancora non si conosce se una intera famiglia, con quattro minorenni, corre o meno rischi per la propria sicurezza.  Questa puo’ diventare l’occasione per una seria riorganizzazione degli uffici e delle responsabilita’, a cominciare dalla segreteria comunale che non puo’ solo limitarsi a scrivere le delibere; deve assumersi la responsabilita’ di tutti gli atti esterni. Siamo per questo anche disponibili a sanare, in modo del tutto diverso, l’illegale nomina di dirigente con proiezioni evidenti del reato di abuso d’ufficio. La legge 267 e le decisioni passate sulla pianta organica del comune, consentono il pieno esercizio della funzione di vice segretario, regolarmente e proporzionalmente compensato. Si vada su questa strada, si elimini ogni idea di avvocatura comunale, si chiudano d’imperio vertenze illegali e mal riposte dove non si ha diritto ad alcun arretrato, per funzioni mai svolte. Siamo disponibili a definire un accordo come intero consiglio. Vairano ha bisogno di un governo vero,non di vivere alla giornata. Mi fermo qui, ma ci sono tante altre cose gravi che le affronteremo in seguito”. (comunicato stampa)