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PIETRAVAIRANO – Teatro tempio, arriva il finanziamento regionale: 1.600.000 euro per completare gli scavi e la cabina mobile per trasportare i turisti al sito

PIETRAVAIRANO (di Rachele Izzo) – Teatro tempio di monte San Nicola: arrivano i fondi per ulteriori scavi, per il recupero e per rendere il sito maggiormente fruibile ai turisti. Sarà realizzata, infatti, una cabina mobile panoramica che permetterà di salire al tempio in una manciata di minuti. Si muoverà lungo un binario dentato posizionato sulla superficie del terreno, a bassissimo impatto ambientale. Sarà l’alternativa per coloro che non vorranno percorrere a piedi il sentiero che dal centro del paese giunge fino alla sommità del monte. La regione Campania, pochi giorni, ha deliberato la concessione del finanziamento destinato al municipio di Pietravairano, guidato dal sindaco Francesco Zarone. L’importo è di un milione e seicentomila euro; parte di questa somma sarà impegnata per ultimare la campagna di scavi iniziata qualche anno fa, un’altra fetta per restaurare e mettere in sicurezza la struttura. Circa quattrocentomila euro serviranno per la realizzazione della cabina mobile. “Finalmente possiamo puntare – precisa Zarone, primo cittadino di Pietravairano – al totale recupero della struttura archeologica di monte San Nicola. Essa, insiste Zarone, rappresenta per un volano per lo sviluppo economico della nostra area. Valorizzare le nostre storiche e ambientali – continua il sindaco – è la via maestra lungo la quale ci siamo mossi in questi anni e lunga la quale continueremo a camminare”. Il teatro tempio di Monte San Nicola è un antico tempio, con annesso teatro, che  sta ritornando alla luce in tutto il suo splendore grazie alla sinergia fra il comune, la provincia e l’Università di Lecce. I lavori sono diretti dai professori Gianluca Tagliamonte e Luciano Rendina. Una struttura quella di Monte San Nicola – afferma Luciano Rendina – unica nel suo genere che i romani (in età repubblicana) realizzarono quale simbolo di potenza da mostrare ai popoli della zona. Per fare questo scelsero la cima di un monte in modo che potesse essere ammirata da tutti: Pentri, Sanniti, Sidicini e da tutti coloro che si trovavano sulle strade che conducevano verso il Lazio, la Puglia e il Molise. I risultati, dopo i primi scavi, sono già buoni: una grossa fetta di teatro, vasi, decorazioni e tombe,  sono  ritornati alla luce.  L’intervento è partito dopo la concessione giunta dal Ministero  per i Beni Archeologici che autorizza gli scavi fino a tutto il 2014. “Tutelare e valorizzare le risorse archeologiche storiche e ambientali è l’obbiettivo principale della nostra amministrazione. Noi – precisa il sindaco Francesco Zarone – puntiamo allo sviluppo culturale del nostro territorio anche attraverso il coinvolgimento dei centri vicini con i quali diventa essenziale fare sistema per ottenere maggiore sinergia”.  Qualche mese fa in paese arrivò  un gruppo di “pionieri” francesi, olandesi, inglesi, spagnoli e americani alla scoperta dei tesori archeologici dell’Alto Casertano. Fra gli obiettivi della visita anche quello di creare un corridoio preferenziale attraverso il quale canalizzare flussi turistici, valorizzare le risorse del territorio per rilanciare l’economia attraverso un incremento di visitatori  provenienti da tutto il mondo. L’idea dell’amministrazione comunale si spinge oltre e punta alla protezione e valorizzazione dell’intero patrimonio comunale. In questa ottica è stata pensata  la mappa archeologica da inserire in rete con l’obiettivo di valorizzare le tante risorse e puntare al rilancio turistico della zona. Tutto a costo zero per il municipio. Infatti la mappatura dei siti è stata affidata all’Università di Lecce, senza alcuna spesa per l’amministrazione comunale. La sinergia nata fra il comune e l’università leccese è il frutto di un accordo di programma, siglato nel gennaio del 2011, attraverso il quale  i protagonisti si impegnarono, oltre al recupero e alla valorizzazione del teatro tempio, anche ad una serie di azioni tese a valorizzare l’intero territorio. Per questo, la mappatura in atto nel comune di Pietravairano sarà estesa anche ad alcuni comuni limitrofi. Normalmente, un lavoro del genere  sarebbe costato qualche centinaia di migliaia di euro. Nel progetto generale di recupero dell’antico teatro romano  non poteva mancare l’apporto dei privati cittadini; infatti c’è, a Pietravairano, chi ha  concesso gratuitamente la propria abitazione nella quale hanno alloggiato, per lungo tempo, gli archeologici, altri cittadini hanno fornito gratuitamente pasti.  Tutto in nome dello sviluppo e del rilancio del paese.

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un commento

  1. Caro Sindaco e dottor Bassi pensate anche agli imprenditori agricoli che con le strade che sono diventate impraticabili.
    Cortesemente dateci una risposta.
    Grazie e buona Epifania