CALVI RISORTA – La schiava dei Tudor non è solo un libro, rappresenta, infatti, anche la testimonianza del passaggio dallo stato di casalinga scontenta a scrittrice di successo. Quando c’è la passione, la vena e la determinazione, nulla può fermarti per raggiungere un traguardo. Isabella Izzo, 28 anni, moglie e madre di due figli, è al suo secondo romanzo e fra pochi mesi potrebbe completare il terzo. La schiava dei Tudor narra la storia di Dayla, poco più che una ragazzina quando il suo villaggio sulla costa dell’ Africa Occidentale viene attaccato e messo a ferro e fuoco: i sopravvissuti al massacro sono ridotti in catene, percossi e condotti al mercato degli schiavi più vicino, dove saranno messi all’asta come capi di bestiame e stipati nel ventre di quelle grosse navi dirette a nord, verso la terra degli uomini dalla pelle color del latte.
Sbarcata in una terra dilaniata da lotte per la successione e scontri tra potere secolare e spirituale, Dayla è destinata a essere venduta a una ricca famiglia della nobiltà Tudor; la sorte e il suo spirito fiero, però, fanno sì che, tra mille peripezie, approdi all’abbazia di Whitby, nell’Inghilterra del Nord, dove trova rifugio sotto falsa identità. In quel luogo magico e pieno di speranze, lo spirito di Dayla rifiorisce tra mille ostacoli, continue sorprese e l’incontro più importante della sua vita. L’ambientazione storica è l’Inghilterra del Cinquecento e il racconto ripercorre la tristezza e la violenza della tratta degli schiavi, lasciando affiorare passioni, e sentimenti di speranza, di paura, di odio, di amore e di vendetta. Si tratta specificamente di un romanzo ambientato tra gli scenari medievali dell’Inghilterra del nord, tra villaggi e monasteri al tempo di Enrico VIII Tudor. Una storia piena di lotte, complotti e segreti, ma soprattutto di colpi di scena. Tramite uno stile scorrevole, lineare e fluido in cui si denota una chiara leggibilità, “La Schiava dei Tudor” ci dona un ampio affresco storico intriso di scene d’amore commoventi ed enfatiche con momenti narrativi pervasi da un lirismo che costituisce un ulteriore elemento di arricchimento in un romanzo storico già intrigante, affascinante, avventuroso e con un ben definito messaggio comunicativo in relazione all’avverso destino che ostacola il corso di un amore puro e folle. In pochi mesi sono state vendute più di mille copie del romanzo. Isabella Izzo vive a Calvi Risorta, in provincia di Caserta. È autrice del fantasy “Harbor. Storia di un regno” (2012). “La schiava dei Tudor” rappresenta il suo lavoro nel genere storico con un romanzo potente, capace di gettare nuova luce su un aspetto drammatico e poco conosciuto della storia europea. La scrittrice è passata, in poco tempo, dalla condizione di giovane casalinga disperata a scrittrice di successo.