Pietravairano – L’interrogatorio di garanzia non è servito a convincere il giudice per le indagini preliminari a cambiare la misura cautelare, imposta alcuni giorni fa, a carico di un indagato di Pietravairano. Così Antonio Gammardella resta al regime degli arresti domiciliari. Ora attraverso il proprio difensore di fiducia potrà appellarsi al Tribunale della Liberta di Napoli.
Tutto nasce dalle in indagini condotte dai carabinieri della stazione di Vairano Scalo che hanno permesso di sgominare un gruppo di spacciatori: tre arresti (2 ai domiciliari e 1 in carcere) e due persone indagate a piede libero. Fra gli indagati a piede libero c’è anche Orlando Vessella che venne tratto in arresto nel maggio del 2022 perché trovato in possesso di oltre 400 grammi di hashish. Determinante una conversazione telefonica fra Vessella e Antonio Gammardella, dalla quale, secondo la tesi degli inquirenti, emergeva che Vessella avesse il compito di detenere la sostanza stupefacente.
Nell’operazione condotta pochi giorni fa, dai militari guidati dal maresciallo Palazzo della stazione di Vairano Scalo, in carcere è finito Aldo Bianco, 30 anni residente a Marzanello, frazione del comune di Vairano Patenora; ai domiciliari è stato collocato Gammardella Antonio 47enne, originario di Teano, ma da tanti residente a Pietravairano. Arresti domiciliari anche per Hamdi Ouesladi, 22 anni, originario della Tunisia, da qualche anno residente a Pietravairano. E’ indagato a piede libero Achraf Ouesladi 28 anni, residente a Vairano Patenora (fratello di Amdi); indagato a piede libero anche lo stesso Orlando Vessella 47enne, di Pietravairano.
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