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Pietramelara – Manifestazione “Arte e Musica contro il femminicidio”: le “armi” per la lotta contro la violenza e la testimonianza di una madre

Pietramelara – In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’Istituto Comprensivo “Falcone e Borsellino” ha organizzato la manifestazione “Arte e Musica contro il femminicidio” per sensibilizzare i giovani, e non solo, a dire BASTA alla violenza sulle donne (e di genere). Insegnanti, dirigenti scolastici e artisti hanno messo in campo le loro professionalità per lanciare un messaggio forte e chiaro attraverso l’arte e la musica, con lo scopo di informare e sensibilizzare su una vera e propria piaga che, purtroppo, negli ultimi giorni, ancora una volta, ha riempito le pagine di cronaca. Gli interventi dei diversi relatori che, si sono alternati alle magnifiche esecuzioni degli alunni dell’indizzo musicale, sono stati tutti indirizzati a focalizzare dei punti fondamentali da cui partire in quella che è una vera e propria lotta contro la violenza:
1) imparare a riconoscere i segnali di rischio e di allarme;
2) comprendere la differenza tra “amore” e “possesso”;
3) stimolare la capacità di comunicazione, riconoscendo nei genitori, negli insegnanti e negli amici un supporto ed una guida in grado di intervenire, tempestivamente, ai primi segni di abuso, evitando che gli stessi possano sfociare nell’ennesima tragedia;
4) contrastare pregiudizi e stereotipi legati al ruolo della donna;
5) promuovere l’educazione all’eguaglianza tra i generi e ad una relazione di coppia rispettosa dei diritti dell’altro, primo tra tutti, la libertà in tutte le sue estrinsecazioni.

Tale ultimo punto è, particolarmente, doveroso e necessario a partire dal contesto familiare per svilupparsi, poi, gradualmente nel percorso scolastico. Penetrante è stata, inoltre, la testimonianza ed il grido di dolore e di rabbia, pieno di calore e di amore, di una madre che privata della figlia appena diciannovenne per mano dell’ex fidanzato, ha dichiarato di non arrendersi finché la legge contro il femminicidio non sarà cambiata, perché la pena deve essere un chiaro deterrente. Ciò affinché non muoiano altre ragazze e, con loro, altre famiglie: perché la morte di una figlia, di una madre, di una sorella, di un’amica distrugge la vita di tutte le persone alle stesse vicine. Concludendo, il plauso ed il grazie di tutta la comunità vanno a tutto il corpo docente che, con grande professionalità, ha organizzato l’evento ed ha affrontato la difficile tematica con naturalezza e delicatezza che non hanno mancato di emozionare e commuovere tutti i presenti.

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