Alife – In conclusione è andata bene all’imputata. Il giudice non ha accolto la richiesta di pubblica ministero che invocava una condanna a due anni di reclusione. Il giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato Michela Nassa alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione con il beneficio della pena sospesa. Si conclude così il processo di primo grado sui fatti che accaddero nel 2020 nella periferia di Alife e coinvolsero anche un 19enne e un anziano le cui posizioni sono state giudicate con riti alternativi. Michela Nassa, 40 anni di Alife, assistita dall’avvocato Michele Mozzi, ha scelto il rito ordinario.
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