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Sparanise – Comune: via l’amministrazione Martiello, ecco i nuovi commissari

Sparanise –  Gestiranno la casa del popolo per almeno 18 mesi. Poi, probabilmente, si andrà al voto per rinnovare il consiglio comunale e scegliere un nuovo sindaco del centro dell’Agro Caleno. Tutto il Ministero dell’Interno, con nota del 16 dicembre 2022, ha comunicato che, nella riunione del Consiglio dei Ministri in pari data, è stato deliberato, ai sensi dell’art. 143 del TUEL, lo scioglimento del Consiglio comunale di Sparanise per la durata di diciotto mesi e l’affidamento della provvisoria gestione dell’ente ad una Commissione straordinaria composta dalla Dott.ssa Maura Nicolina Perrotta, Viceprefetto, dalla dott.ssa Florinda Bevilacqua, Viceprefetto, e dal Dott. Salvatore Carli, funzionario economico-finanziario.  Ai sensi dell’art. 143, comma 12, del TUEL, in data odierna, il Prefetto di Caserta, dott. Giuseppe Castaldo, in attesa del decreto di scioglimento, ha sospeso il Consiglio Comunale, la Giunta comunale e il Sindaco di Sparanise, incaricando la predetta Commissione straordinaria della provvisoria gestione dell’ente.

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un commento

  1. Alberto Trasparenza

    Si, avete perfettamente ragione. La sicurezza è una cosa seria: altro che chiacchiere! Non volendo andare troppo a ritroso nel tempo, diciamo che si sono susseguite due amministrazioni similari per quanto riguarda le decisioni che sono prevalse. Che strano! Fra l’altro, neanche a farlo apposta (quando si dice il caso), i principali fautori di dette statuizioni hanno lo stesso minimo comune denominatore. Non facciamo i nomi, limitiamoci semplicemente a rappresentare le situazioni che sono successe. Con molta probabilità saranno in pochi a ricordare, anche perché nel frattempo le formazioni sono cambiate, e di conseguenza anche gli “ideali politici”. Ma veniamo al dunque! Se fosse rimasta qualche traccia delle adunanze consiliari, sarebbe facile riscontrare certi accadimenti. Non fa niente, non c’è problema. Due volte la questione sicurezza è stata portata in consiglio comunale per essere esaminata, discussa e, logicamente, risolta. Per sentirsi l’esigenza di parlare di sicurezza, la questione deve avere avuto una portata pubblica, e non privata. Malgrado ciò, nulla è stato fatto. Che stano! In entrambe le discussioni si sono avanzate da parte dell’opposizione tutte le possibili soluzioni per arginare il pericolo: ronde private; vigilanza privata armata e non (non solo davanti all’ingresso comunale); ausilio dell’Esercito; incremento della videosorveglianza (con, udite udite, niente poco di meno che le webcam). Immaginatevi un privato che debba salvaguardare la propria abitazione o la propria incolumità di fronte alla minaccia di ingerenze esterne e pensate al suo consequenziale comportamento relativamente alla soluzione delle citate problematiche. Logicamente farebbe tutto quanto gli risulterebbe possibile fare per scongiurare il peggio. Sul comune, quasi come se si andasse al cinema per vedere un film che già si è avuto occasione di guardare, paradossalmente, si è ragionato in maniera contraria a quella che avrebbe indotto il privato a ultra tutelarsi in tutti i modi possibili per mettere al riparo da possibili pericoli se stesso ed i propri beni. Che strano! Si è argomentato adducendo sempre le stesse cose: è costoso; è inutile; è dispendioso; non c’è un indice di pericolosità tale da poter invocare l’impiego dei Rinforzi. Una minima parte della popolazione sembrerebbe avvertire il bisogno di maggiore sicurezza. Trattandosi di minoranza, il discorso è chiuso. “Per alzata di mano” la maggioranza si aggiudica il risultato (alquanto prevedibile). Durante l’ultima amministrazione, però, si è avuto modo di constatare la presenza di vigilanza privata, guardie giurate giurate e ampliamento della videosorveglianza con tanto di webcam. Non se n’è parlato molto. I panni sporchi si lavano in famiglia. Con una mano si lava l’altra, e con tutte e due ci si lava la faccia. Alcuni invece di lavare o lavarsi usano il profumo. Vabbè, ma questo è un altro discorso! Ne parleremo, se c’è ne sarà data possibilità, un’altra volta. Non ci resta che salutarci e darci appuntamento al prossimo incontro. Non mancate

    Di Alberto Trasparenza