Ultim'ora

CASERTA – Ospedale civile: invalido settantenne gravemente ammalato aspetta 10 ore solo per vedersi negare un ricovero

Caserta (Nando Silvestri) – E’ accaduto martedì scorso 2 luglio 2013. Un settantenne di Marcianise gravemente ammalato, cardiopatico grave, dializzato, diabetico, invalido senza una gamba, con l’altra gravemente compromessa da un’infezione purulenta avanzata, si è recato alle 9 antimeridiane accompagnato dai familiari, i coniugi DS, all’ospedale S. Anna e San Sebastiano di Caserta per ricevere urgente assistenza medica nella speranza di un ricovero. Solo alle 23,00 lo sfortunato signore e i suoi familiari dopo 10 ore di sofferenza ed estenuante attesa in corsia  hanno appreso dai sanitari che non vi erano posti disponibili nella struttura sanitaria casertana  e che occorreva perciò rivolgersi ad un’altra struttura campana in grado di accogliere l’ammalato. I familiari di quest’ultimo furibondi e frustrati dopo aver dato luogo ad una serie di comprensibili e animate schermaglie coi medici durate circa 4 ore hanno finalmente ottenuto il ricovero del loro caro alle ore 23,00. L’ospedale di Caserta non è nuovo a questi casi di disumanità perpetrata ai danni dei sofferenti ammalati e neppure a casi di malasanità, alcuni dei quali già denunciati alle autorità dallo scrivente in passato. Si pensi che lo scorso marzo i medici del nosocomio in specie, dopo aver operato un giovane studente universitario 26enne di Maddaloni per una banale colecistectomia ben 2 volte consecutive con esito infausto e correlate complicazioni legate a sopraggiunta itterizia, hanno invitato i genitori del giovane a rivolgersi ad un altro ospedale; dopo essersi affidato alle cure qualificate dei sanitari del Cardarelli di Napoli, il ragazzo, GF, l’ha finalmente spuntata. I fatti sopra descritti, senza particolari riferimenti, denotano che talvolta l’inettitudine e la sciatteria di certi sanitari diventano ostacoli insormontabili anche per chi ha la fortuna di avvalersi di prelazioni, favoritismi politici e clientele di medici, dirigenti e chirurghi, ma evidenzia al medesimo tempo che il diritto alla salute, in certi ospedali campani può diventare una chimera. Nepotismo e malcostume, fatta salva la pace di pochi specialisti seri, possono fare pertanto più danni di un bisturi impreciso.

Guarda anche

Mondragone – Immigrato infastidisce ragazza, scatta la violenza del branco (di italiani)

Mondragone – Secondo i primi riscontri raccolti sul territorio il gravissimo episodio di violenza avvenuto …