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BARI – FAMIGLIA STERMINATA A COLPI DI PISTOLA, UN GIALLO INTRIGATO

BARI – Una famiglia sterminata a colpi di pistola a Sannicandro di Bari: morti il padre, la madre e una figlia, mentre un secondo figlio è grave in ospedale. I corpi sono stati ritrovati nella villa dove la famiglia abitava, nella periferia della cittadina che si trova a una ventina di chilometri dal capoluogo pugliese. La prima ipotesi degli investigatori è che a sparare sia stato il padre, Michele Piccolo, 55 anni, farmacista, trovato annegato nella piscina della villa. Secondo una ricostruzione ancora tutta da comprovare, durante la notte Piccolo avrebbe sparato prima alla moglie, Maria Chimenti, imprenditrice cinquantenne e vicesindaco della cittadina, poi alla figlia diciannovenne Letizia. L’altro figlio, Claudio, 24 anni, sarebbe stato colpito al suo rientro a casa, e ora versa in condizioni gravissime all’ospedale di Bari. I medici del reparto Rianimazione hanno fatto sapere che il ragazzo è in coma irreversibile. L’arma della strage, comunque, non è ancora stata trovata. Piccolo deteneva regolarmente una pistola. Sul posto si trova il reparto investigazioni scientifiche. A dare l’allarme sarebbe stata la fidanzata del giovane che aveva concordato una telefonata e un appuntamento per le 23. Non riuscendo a mettersi in contatto con il giovane si è preoccupata. Secondo Donato Chimenti, fratello di Maria, sarebbero scomparsi mille euro che suo nipote Claudio aveva preso dalla cassa della farmacia prima di rientrare in casa. Maria Chimenti era entrata in consiglio comunale con una lista civica alle elezioni amministrative del giugno 2012, ed era stata nominata vicesindaco e assessore all’Istruzione. Anche il marito era noto per la sua attività politica in città, ed era stato a sua volta assessore nella legislatura precedente. In Paese c’è grande stupore e commozione. Il sindaco della cittadina, Vito Novielli, non riesce a spiegarsi quanto è accaduto. “Sono esterrefatto, li conosco da quando erano all’università, nulla lasciava trapelare che si potesse verificare una tragedia simile”. Con la famiglia condivideva molto: anche lui è un farmacista come i coniugi Piccolo e che con Maria Chimienti, sua vice, condivideva anche l’esperienza nell’amministrazione comunale. “Ieri ho sentito Maria varie volte – racconta – lei ha celebrato un matrimonio. Visti da fuori erano una famiglia normale, tranquilla, benestante”. “Faccio fatica a crederci, aspetto che gli investigatori – conclude il sindaco – capiscano cosa è successo”. Anche Giovanni Cianciotta, lontano parente e amico di famiglia di Michele Piccolo,vorrebbe comprendere i motivi di questo gesto: “Siamo sconvolti. Una famiglia tranquilla. Bravissima gente“. “Ogni mattina – dice il signor Cianciotta – Michele, suo padre e il cognato facevano colazione insieme in un bar nel centro della città, prima di andare in farmacia”.

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