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CAPRIATI A VOLTURNO – Seimila euro per un posto di lavoro, arrestato ex sindaco

CAPRIATI A VOLTURNO – Prometteva falsi posti di lavoro in cambio di seimila euro. In tanti hanno creduto alle parole di Antonio Iacovone, ex sindaco di Capriati a Volturno, attuale consigliere di minoranza.
Nessuna delle vittime, però ha mai visto quelle promesse diverntare realtà.
Il sistema messo in piedi da Iacovone e da un suo complice del beneventano, ha retto per diverso tempo, fino a quando alcune delle vittime, stanche delle promesse, hanno deciso di rivolgersi alla Guardia di Finanza di Piedimonte Matese.
Gli uomini delle fiamme gialle, al termine di una capillar eindagine sono riusciti a ricostruire  gran parte dei movimenti messi in campo dall’ex sindaco.
Ieri è scattato il provvedimento della Procura che ha tratto in arresto Iacovone al quale il giudice per le indagini preliminari, ha concesso il benificio degli arresti domiciliari.
Secondo alcune indiscrezioni raccolte sul posto, sarebbero oltre 100 le vittime finite nella rete tesa dall’ex primo cittadino di Capriati a Volturno.
Il “giro d’affari” messo in piedi da Iacovone e dal suo complice, quindi sfiorerebbe i 700mila euro.
Tuttavia però questi sono numeri che non trovano ancora conferme ufficiali e sui quali le indagini sarebbero ancora in corso.
Antonio Iacovone è stato sindaco di Capriati a Volturno, cittadina ai piedi del massiccio del  Matese, dal 1995 al 1999. Siede ancora nell’assemblea civica fra i banchi della minoranza. E’ un dipendente delle Poste, prossimo alla pensione.
Nell’ambito della sua attività politica, Iacovone, si è sempre distinto per l’impegno in favore della legalità e dell’ambiente. Memorabile la lettera aperta che scrisse alla città lo scorso dicembre per protestare contro alcune scelte fatte dall’amministrazione comunale:
«Ci sarà domani! Perchè non ha bisogno di dimostrare; Ma di essere – ed essere significa starci! Per dare un futuro a questo paese! L’uomo del popolo ci sarà, per continuare la sua battaglia di civiltà nel rispetto del popolo capriatese. Salvaguardando con tutte le sue forze ció che questa amministrazione comunale (condotta da un medico) ci ha sempre negato di: esistere, vivere e progredire per non morire. Questo lo dobbiamo ai nostri figli e ai nostri nipoti. Questa non è una lotta personale quanto piuttosto una questione che riguarda sentimenti piú nobili. E’ in ballo la nostra storia e il nostro futuro. Il periodo vissuto insieme sembra sia stato breve, abbiamo sfruttato il tempo per imparare a conoscerci, a volerci bene e per crescere nell’amicizia. Le cose che sono riuscito a fare sono frutto di una bellissima collaborazione con tanti di voi. Ringrazio con tanta sincerita’ tutti i cittadini capriatesi e tutti gli altri amici. Grazie, ancora una volta perché mi avete reso orgoglioso di essere capriatese. Porteró per sempre stampato nel mio cuore il ricordo di questa piccola comunitá che come un bambino e’ capace di donare un grande affetto, perchè nei pensieri di un bambino non c’è diversità di condizione sociale, c’è uguaglianza e semplicità. Niente è impossibile nella mente di un bambino, egli ha tutti gli strumenti necessari perchè la sua immaginazione diventa realtà. Nessuno ha il diritto di infrangere i sogni di un bambino. Antonio iacovone, come il bambino, ha un sogno per questo paese, a differenza di questo sindaco, che vilmente ha usato le vostre speranze, ha tradito i vostri sogni. Iacovone vuole accendere una luce, costruire insieme a voi una risposta per alimentare una speranza».

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