Ultim'ora

CASTEL VOLTURNO – Moglie e figlia uccise e sepolte in casa, eseguita l’autopsia

CASTEL VOLTURNO (maria giovanna pellegrino) – Tutto ciò che restava di Elisabetta Grande  e Maria Belmonte è stato ricomposto sul freddo lettino di una sala autopsie presso l’istituto di medicina legale di Caserta. Ieri mattina sono iniziati i lavori per l’esame bioptico e per il
prelievo del Dna. Ma già  con gli accertamenti di ieri mattina gli inquirenti hanno potuto stabilire che quei resti appartengono effettivamente
alle due poverine scomparse otto anni fa e scoperte nella villetta di Baia Verde dove si era rintanato il marito, il dottor Domenico Belmonte, lontano da tutti e da tutto, rifugiato in un’altra dimensione. Una prima ricognizione ai resti cadaverici è stata fatta fare al fratello di Elisabetta, Lorenzo Grande, che denunciò la scomparsa delle congiunte. “E’ stata una cosa molto difficile e drammatica, ha raccontato Lorenzo Grande, abbiamo fatto molta fatica a identificare ciò che è rimasto di mia sorella e di mia nipote. Solo dopo alcuni primissimi accertamenti siamo riusciti a capire chi era Elisabetta e chi Maria, dalla conformazione ossea e dal bacino. Abbiamo così accertato la loro identità. Io mai avrei pensato, nella mia vita di vivere un’esperienza così pazzesca, surreale. Per il momento poiché la nostra presenza qui non è più indispensabile  faremo ritorno a casa e risaliremo solo quando la Procura  libererà i resti che porteremo  a Catanzaro per i funerali”.

Cosa prova nei confronti di suo cognato?

“Credo che sia un uomo disturbato e che non va lasciato da solo, ha bisogno anch’egli di aiuto, perché non ricorda più nulla e non è in grado di riconoscere più nessuno”.

L’inchiesta sulla sparizione delle due sventurate è nel pieno delle indagini. La procura sta cercando di scandagliare e di approfondire con la ricerca di riscontri la posizione dell’ex genero di Belmonte Salvatore Di Maiolo. Intanto già con l’esame bioptico iniziato ieri la procura ha
incominciato a fare chiarezza sull’identità delle due vittima. Nella sala autopsia erano presenti anche i periti di parte: per Mimmo Belmonte la difesa, l’avvocato Rocco Trombetti, si è affidato al dottor Maurizio Saliva: per i familiari delle due vittime era presente la dottoressa Tiziana Mininni di Casal Monferrato. La famiglia Grande si è rivolta alla dottoressa Mininni ,perché legata a loro da una vecchi amicizia; perché è un medico legale donna; perché è un’esperta sulla violenza delle donne in omicidi. I periti fanno effettuato dei prelievi e cercato anche di salvare dei capelli per un esame tricologico grazie al quale si potrebbe capire se alle due donne sono stati somministrati o farmaci,veleni o droghe in dose letali. I periti hanno repertato anche il terriccio sul quale sono state abbandonate Elisabetta e Maria, per analizzarne la composizione e
ricercare nuove tracce. Sono state fatte le impronte a ciò che restava delle arcate dentarie per poterle comparare con accertamenti pregressi se si riuscirà a trovarne traccia. Altri accertamenti verranno fatti mercoledì. Si tratta essenzialmente di analisi chimiche tossicologiche che richiederanno del tempo. La procura solo attraverso questi tipi di esami potrà venire a conoscenza delle cause della morte perché Belmonte si rifiuta in modo categorico di collaborare. Per Belmonte quelle donne non sarebbero la moglie e la figlia e non sa spiegare come abbiano fatto a finire in quella intercapedine del pavimento. Il gip Caramico D’Auria ovviamente non ha creduto ad alcuna parola detta da Belmonte
confermando con la sua ordinanza di custodia cautelare le accuse formulate dal pm Silvio Marco Guarriello. La difesa ora ha solo pochi giorni per presentare ricorso al tribunale della Libertà al quale come già ha annunciato l’avvocato Trombetti non intende rinuciare.

Guarda anche

FORMICOLA – Video e messaggi minacciosi verso l’ex moglie, arrestato 40enne

FORMICOLA – Ieri mattinata i Carabinieri della Stazione di Formicola – guidati dal maresciallo D’Amico …