AILANO – Lanzone rimanda al mittente le responsabilità dell’impianto di compostaggio

Ailano – Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere di minoranza Mario Lanzone: “Non ho la presunzione di Vincenzo Lanzone che si autoproclama «…persona per bene…» e con «…una integrità morale…», lascio agli altri la convinzione di essere i migliori. Quella che il sindaco Vincenzo Lanzone definisce una scelta “scellerata”, la tanto citata delibera di Giunta Comunale n°6 del 16/04/2013 è la stessa delibera di giunta che il sindaco Vincenzo Lanzone, il vice sindaco Giovanni Cantelmo e l’assessore Annamariapina Di Fiore hanno utilizzato per concedere la classificazione di industria insalubre di prima categoria alla Società Cave Srl (delibera di giunta n°1 del 4/01/2017 visibile all’Albo on line del Comune). Se la mia era stata una scelta «…scellerata…» perché dopo 4 anni l’hanno ancora utilizzata? Io non ho né strumentalizzato né ho creato alcun polverone. Ho appreso che con Decreto Dirigenziale n°183 del 15/12/2017 pubblicato sul BURC della Regione Campania n°63 del 27/12/2017 veniva rilasciato provvedimento di VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE RELATIVO AL PROGETTO “IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO da realizzarsi IN AREA PIP – COMUNE DI AILANO (CE)” e ho ritenuto doveroso informare la cittadinanza, la quale non era stata informata riguardo alla vicenda. Nel mio manifesto del 7 gennaio chiedevo un pubblico incontro alla presenza di tecnici esperti per valutare la compatibilità e i rischi ambientali di tale progetto. Non avevo espresso giudizi né sul progetto né sugli amministratori, ma era un dovere di un’amministrazione comunale, attenta e rispettosa, di informare la cittadinanza ed organizzare un dibattito. Dopo quasi un mese, invece, non c’è stato né un incontro né un consiglio comunale ma solo insulti ed accuse nei miei confronti. Il sindaco e l’amministrazione comunale, inizialmente, hanno provato in tutti i modi a convincere i cittadini che questo impianto di compostaggio era una buona iniziativa per il nostro territorio. È evidente che i cittadini la pensano diversamente vista la costituzione del Comitato NO COMPOSTAGGIO e le iniziative successive. E’ vero, «…un Sindaco che rispetta il territorio ed i suoi concittadini, fa scelte oculate…» e non firma «…con superficialità…» e in maniera irrispettosa del territorio e della salute, una disponibilità a smaltire la frazione organica del rifiuto solido urbano presso questo impianto di compostaggio da 55 tonnellate al giorno. Tale dichiarazione del 14 luglio 2017 Pot. N° 3270 a firma del sindaco Vincenzo Lanzone (che la ditta proponete a dichiarato in Regione essere un atto di assenso) ha consentito l’ottenimento del provvedimento di compatibilità ambientale del progetto dell’impianto di compostaggio. «…fa scalpore…» che chi a luglio 2017 ha firmato non è stato così «…lungimirante…». Visto che l’articolo 12 comma 4 della Legge Regionale n.14/2016 vieta gli impianti di compostaggio nel territorio del Comune di Ailano, poiché è inserito tra sistemi territoriali di sviluppo del Piano Territoriale Regionale (PTR) A – SISTEMI A DOMINANTE NATURALISTICA; asse A10 – MATESE, e considerando che nella documentazione integrativa presentata in Regione, la ditta proponente ha giustificato la conformità alla Legge Regionale N°14/2016 proprio con le dichiarazioni di disponibilità (atto di assenso) a firma dei sindaci di Ailano e di Raviscanina, è necessario e sufficiente per essere «…dalla parte degli ailanesi e per tutelare la salute…» ed evitare la realizzazione di un impianto di compostaggio da 55 tonnellate al giorno, che il sindaco revochi il suo atto di disponibilità a smaltire la frazione organica dei rifiuti in questo impianto di compostaggio. Da consigliere comunale, responsabile e rispettoso del ruolo che la cittadinanza mi ha affidato, e del nostro territorio ho presentato una proposta di Deliberazione del Consiglio Comunale che può rappresentare la soluzione a questo problema che preoccupa tanto la popolazione. I cittadini di Ailano sono tutti, senza distinzione alcuna, persone per Bene!”.