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MONDRAGONE – “La Cantarella” vista dall’alto: ieri il sopralluogo con un drone

Mondragone – Ennesimo sopralluogo sul sito di stoccaggio la Cantarella. Ieri mattina, il portavoce del blog, Emilio Rota, si è recato di nuovo sul posto, che, minuziosamente controlla. Nonostante il tempo nuvoloso, grazie all’aiuto di un amico, è stato possibile utilizzare un drone per fare delle riprese dall’alto. In questo modo si è riusciti ad avere una visione d’insieme della situazione. Infatti sia l’area intorno al “cratere”, formatosi qualche settimana fa (e che aumenta sempre più il proprio diametro), sia l’area interessata dalle “fratture” appaiono in tutta la loro estensione. E la cosa non è affatto rassicurante. Tutto intorno al cratere si riesce ad individuare l’area che è diventata “friabile”: è molto estesa, pari a circa 1/5 della superficie dell’intero sito (come si può notare nella foto in alto). Inoltre in questa area sono comparse nuove crepe (come quelle evidenziate ad agosto quando il cratere ancora non c’era) ed soprattutto nella parte bassa è comparsa una nuova fumarola molto attiva. Nella zona delle “fratture” poi la visione dall’alto consente di avere un’idea concreta sulla loro estensione: almeno una ventina di metri (come si vede dalla foto in alto). Queste poi stanno aumentando sempre la loro larghezza con il passare dei giorni. Da tutte queste fratture, crateri, crepe si sprigionano gas la cui natura è sconosciuta (di certo non è semplice metano) visto l’odore acre che brucia in gola e irrita la vista (provocando una forte lacrimazione anche dopo soli pochi minuti). E quando la sera si alza il vento di terra, chiamato dai vecchi pescatori “cacciante”, tutti questi miasmi pervadono l’aria della nostra città, rendendola pesante ed in alcuni momenti irrespirabile.

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