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ALIFE – Biodigestore, il comitato civico trasmette ulteriori osservazioni alla Regione

ALIFE  – “Impianto di trattamento biologico della frazione organica da 75 kt/a  composto da una sez. di digestione aerobica e i sez. di digestione anaerobica di potenza 0,99
MWp, da realizzarsi in loc. ASI Matese del Comune di Alife (CE). Il comitato civico trasmette ulteriori osservazioni alla Regione Campania. Il Comitato pone all’attenzione dei valutatori del progetto che la Società General Construction S.p.A. mai si è preoccupata di informare la cittadinanza sull’intervento se non dopo la costituzione dello scrivente Comitato. Tale attività di “informazione” è diventata frequente dopo che anche le Istituzioni locali stanno quotidianamente mostrando la loro opposizione alla realizzazione dell’impianto. Solo a titolo di esempio riportiamo il banner pubblicitario che la Società ha pubblicato su diversi siti  di informazione locale:

OSSERVAZIONI_AIA

Ai valutatori risulterà evidente, anche sulla base di quanto dalla stessa Società dichiarato nella Relazione Tecnica 589-GC-RNP-V-IG-001-01, la disinformazione che si sta ponendo in essere.
Infatti vengono artatamente incrementate le quantità relative agli sfalci di erba (20.000 t/a in pubblicità contro le dichiarate 17.600 t/a di rifiuti ligneo-cellulosici ovvero + 2.400 t/a) e agli scarti
agro-industriali (25.000 t/a in pubblicità contro le dichiarate 13.400 t/a di rifiuti agro-industriali ovvero + 11.600 t/a) e decrementata la quantità di FORSU (30.000 t/a in pubblicità contro le
dichiarate 31.300 t/a ovvero – 1.300 t/a). Questo, chiaramente, per omettere le 13.500 t/a di fanghi da immettere nella Linea 2 dell’impianto (800 t/a si perdono nella pubblicità!).
Si mente, sapendo di mentire. Sempre nella stessa pubblicità è riportata la dicitura: MAI PIU’ DISCARICHE, INCENERITORI  ED EMERGENZA RIFIUTI. MA SOLO IMPIANTI RINNOVABILI.
Tralasciando che al più è l’energia ad essere rinnovabile e non l’impianto, appare evidente quanto il messaggio sia scorretto. La necessità di discariche o inceneritori o addirittura la responsabilità di
“emergenze rifiuti” non dipende certamente dalla realizzazione di impianti di questo tipo perché per il trattamento della frazione umida basterebbero piccoli impianti di compostaggio aerobico, senza il ricorso alla combustione del biogas, specie in territori come il nostro.  Si evidenzia che l’area della Comunità montana del Matese, unitamente a tre Comuni confinanti con quello di Alife – per un totale di 20 Comuni – e sulla base degli stessi dati riportati dalla Società, produce 3.800 t/a di FORSU ovvero circa il 4% dell’intera Provincia di Caserta (dove molti altri impianti sono in corso di realizzazione e/o autorizzazione). A supporto di quanto appena affermato si riporta un estratto del parere interlocutorio dell’ARPAC rilasciato in Conferenza dei servizi:

OSSERVAZIONI_AIA

E’ opportuno ribadire come la zona ASI di Alife sia totalmente priva di infrastrutturazione e, ad ogni buon fine, si invita il valutatore a fare un sopralluogo in zona e ad incontrare il Comitato.
Certi che le nostre osservazioni saranno debitamente considerate, si porgono cordiali saluti.
IL COMITATO PROMOTORE
Mariano Ginocchio (coordinatore), Sistantonio Amato (segretario), Elisa Ciccarelli (vicecoordinatore),
Adele Consola (addetta stampa)
Consiglio Direttivo
Antonio Capriata, Fabio Civitillo, Giulia Esposito, Michele Flagiello, Salvatore Foglia,
Loredana Martino, Giovanni Navarra, Anna Sasso, Michela Visone, Giovanni Zeppetelli

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