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PIETRAMELARA – Usura, processo dopo 12 anni

PIETRAMELARA – Cercò di dare una mano ad un suo carissimo amico che aveva difficoltà economiche e problemi con la sua impresa edili ma finì in un pasticcio più grande di lui subendo anche minacce da parte dei creditori dell’amico d’infanzia.  A distanza di 12 anni dai fatti, ieri il processo davanti ai giudici della sezione penale, presieduta dal dottor Raffaele Picardi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Alla sbarra finisco gli imprenditori Raffaele e Giovanni Insero ed il ragioniere della loro ditta Giuseppe Nuzzi di Pietramelara. Vittima l’imprenditore Giovanni Santagata. I fatti risalgono al mese di ottobre del 1999. Questi per risolvere un debito con gli Insero chiese a Domenico Leone suo carissimo amico di firmargli un assegno di 7 milioni delle vecchie lire. L’effetto bancario finì nelle mani degli Insero che non potettero incassarlo perché non era coperto. Fu l’amico Leone però a finire nei pasticci perché l’assegno era stato firmato da lui e dunque gli Insero da Leone poi pretendevano i soldi. Questi si presentò da Nuzzi il ragioniere dell’impresa degli insero per chiedere un po’ di tempo per conto del suo amico. Nuzzi gli concesse la possibilità di effettuare un altro assegno ma in cambio gli dovette dare 500 mila lire di interessi. La vicenda non finì qui perché Leone dovette emettere un altro assegno e pagare nuovi interessi di un milione delle vecchie lire. Tutto ciò nel giro di un mese. Infine sempre Leone fu costretto a firmare delle cambiali e gli furono pignorati anche dei beni mobili.  Fatti che sono stati spiegati proprio ieri da Leone che è stato citato a comparire proprio dall’accusa.  L’udienza è stata poi rinviata per sentire altri testi dell’accusa e per l’esame degli imputati.
maria giovanna pellegrino

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