Ultim'ora

TEANO – Finanziamenti pubblici, il comune rischia di perdere lavori per 10milioni di euro. L’ingegnere Russo, responsabile dei procedimenti, dallo scorso giugno è “malato”. E’ stato “folgorato” da una nota del sindaco

comune_teano_n6

TEANO – Lavori pubblici, il comune di Teano perderà, quasi certamente,  finanziamenti per circa 10milioni di euro. Un pericolo molto concreto tanto che lo scorso mese di giugno il sindaco, Nicola Di Benedetto, ha inviato una nota molto dura all’ingegnere Fulvio Russo, responsabile unico dei procedimenti per i quali si rischia dip erdere il finanziamento. Una nota “malefica” – si vocifera in paese – tanto che un attimo dopo averla letta, Russo,  accusò un malore e da allora è rientrato al lavoro solo per un giorno e poi di nuovo in malattia. Insomma si potrebbe davvero affermanre che il tecnico Russo sarebbe stato “folgorato” da una nota.
La sua “malattia” sta bloccando, di fatto,  l’attività dell’ufficio tecnico. L’ingegnere Russo  è il RUP (responsabile unico del procedimento) di tutte le opere pubbliche finanziate da fondi europei,  a causa della sua prolungata assenza, quasi certamente andranno tutte  perse. Incalcolabili saranno i danni per il  comune di Teano (circa 10 milioni di euro). Le ricadute negative saranno incalcolabili per i cittadini.
L’amministrazione comunale sta correndo contro il tempo per fare  il possibile per portare un nuovo ingegnere salvare il salvabile. la situazione e davvero drammatica.

LA NOTA “MALEFICA” CHE HA “FOLGORATO” RUSSO:

OGGETTO: POR Campania FESR 2007-2013. Obiettivo Operativo 1.9. Intervento “Itinerario di visita dei Beni Culturali del Territorio Sidicino – dal Museo Archeologico al Teatro-Tempio di Teano”. Sessione “01 Settembre 2013 – 31 Maggio 2014”.

Ancora una volta sono costretto ad assistere ad un estenuante e stucchevole gioco burocratico, il cui “brillante” risultato sarà molto probabilmente quello di condannare questa Amministrazione alla revoca del finanziamento concesso dalla Regione Campania.

Non sono bastati riunioni, confronti, scambi di punti di vista, continui solleciti verbali, dispendio di mezzi e risorse per portare a compimento un procedimento tecnico ed amministrativo che permetterebbe a questa Amministrazione di concretizzare una delle sue prime iniziative intraprese sin dal luglio dello scorso anno, di raggiungere uno degli obiettivi programmatici fissati e di contribuire concretamente al recupero, alla promozione e alla valorizzazione del nostro immenso patrimonio cultuale.

L’imbarazzo per quanto è accaduto, e continua ad accadere, è veramente grande. La credibilità di questa Amministrazione è stata, ed è, fortemente compromessa agli occhi dei cittadini e delle altre Istituzioni: la gente aveva creduto in un rilancio, la Soprintendenza aveva aderito entusiasta all’iniziativa e la Regione aveva più volte sottolineato la qualità progettuale prodotta. Il disappunto assume particolare rilievo poiché sussistevano tutte le condizioni temporali e sostanziali per centrare in assoluta tranquillità l’obiettivo assegnato. Sin dallo scorso 08 agostola Regione Campania aveva comunicato l’inclusione della nostra proposta progettuale nell’elenco di quelle potenzialmente beneficiane del finanziamento regionale ed erano disponibili più di nove mesiper concretizzare quanto proposto a chiusura della Sessione “01 Settembre 2013 – 31 Maggio 2014” per la quale il Comune aveva concorso.

Da quel momento, invece, è stato un continuo stillicidio di distinguo e di precisazioni, che mi ha costretto ad intervenire continuamente fornendo, anche se non dovuto, il mio parere in ordine ai ruoli di ciascuno e al contenuto della norma di riferimento.

Nonostante ciò tutto sembrava risolversi, allorché lo scorso 11 aprile (più di un mese fa) abbiamo sottoscritto la convenzione presso gli uffici della Regione Campania. Al termine di quella giornata ho continuato a ribadirle l’assoluta priorità dell’intervento, invitandola a porre in essere con la massima sollecitudine tutti gli adempimenti amministrativi necessari alla realizzazione dell’intervento finanziato. Invece il procedimento rimaneva inspiegabilmente fermo fino ai primi del mese di maggio, quando, dopo continui solleciti, la sua attività è ripresa con i medesimi atteggiamenti che hanno caratterizzato tutti i dodici mesi di questa nuova consiliatura.

Mi sono attivato, in assenza di sue iniziative, per concordare con i tecnici della Regione un incontro ai massimi livelli che le permettesse di dissipare i dubbi residui, nel corso del quale i rappresentanti regionali hanno indicato la possibilità di uno slittamento del termine del 31 maggio, recuperando il mese di giugno, quale “cuscinetto” tra la chiusura della prima Sessione di eventi e l’avvio della seconda.

Nonostante ciò ho ricevuto la sua nota prot. 2080-utc del 16/05 in cui, dopo un estenuante elenco burocratico di passaggi e date, concludeva ritenendo improcedibile l’iniziativa se non dopo formale concessione di una proroga. A valle della solita riunione in cui, piuttosto che ricercare soluzioni al problema, ha continuato ad individuare tutte le possibili controindicazioni senza però mai fornire un contributo positivo, sono stato costretto a firmare in solitudine una richiesta di proroga inviata alla Regione, la quale, come ampiamente previsto, l’ha ancorata al già noto termine del prossimo 30/06, previa formale deliberazione da parte della Giunta competente.

Intanto sono trascorsi altri dodici preziosissimi giorni e, per tutta risposta, mi ritrovo a leggere un’ennesima nota in cui si chiede al tecnico incaricato della direzione dei lavori di provvedere alla stesura di un nuovo cronoprogramma comprensivo di ogni fase amministrativa (?!) ed esecutiva, senza alcuna reale attività posta in essere per raggiungere concretamente l’obiettivo assegnatole.

Io non so cosa la professionista incaricata potrà risponderle, visto che per le vie brevi le ha più volte ribadito le ragioni tecniche di sua competenza, fornendole alla mia presenza una serie esaustiva di indicazioni operative e sottolineando ripetutamente la ripartizione delle competenze.

Io sono obbligato a difendere gli interessi dei cittadini che rappresento e intendo arginare comportamenti dilatori che contrastano apertamente con i compiti e le funzioni a lei attribuite dalla normativa vigente quale responsabile unico del procedimento che, come dovrebbe esserle noto, “… provvede a creare le condizioni affinché il processo realizzatilo dell’intervento risulti condotto in modo unitario in relazione ai tempi e ai costi preventivatiIn altri termini è lo stesso R.U.P. il metronomo di tutte le attività che devono essere pianificate in modo da garantire il successo dell’iniziativa, attraverso un’assidua azione propositiva e operativa che deve garantire il raggiungimento dell’obiettivo entro il termine assegnato. Non penso che sia di mia competenza elencarle tutte le attività e i compiti che lei avrebbe dovuto e dovrebbe svolgere, visto l’ampio spazio riservato dalla normativa vigente, ma non posso fare a meno di rammentarle tutte le volte in cui le ho ribadito le specifiche attribuzioni e l’ho sollecitata a concludere con la dovuta speditezza i procedimenti a lei assegnati, attivando procedure e proponendo provvedimenti pienamente legittimi.

Mi preme inoltre evidenziarle che, come le ho spesso ripetuto, la mancata attribuzione delle funzioni dirigenziali era scaturita sia dalla constatazione della totale pregressa stasi amministrativa relativa al campo edilizio, urbanistico e dei lavori pubblici di cui lei era prima responsabile, sia dalla conseguente necessità di sgravarla di una serie di adempimenti e competenze, in mancanza dei quali, lei avrebbe dovuto procedere con maggiore speditezza e sollecitudine, avvalendosi della leale collaborazione della Segretaria a cui questa Amministrazione aveva affidato temporaneamente l’incarico di direzione dell’Area Tecnica.

Tutto ciò non è invece bastato!

Devo ribadirle, nell’esclusivo interesse dei cittadini, che la completa realizzazione dell’intervento in oggetto rappresenta un’assoluta esigenza di questa Amministrazionee, per tale motivo, in caso di insuccesso e di conseguente revoca dei fondi concessi, la Segretaria, che legge la presente per conoscenza, è invitata ad attivare tutte le procedure previste dalla normativa  e dai contratti vigenti per tutelare l’interesse pubblico leso, valutando il ricorrere delle condizioni per un’azione di responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile presso la competente Procura della Corte dei Conti.

Guarda anche

PIEDIMONTE MATESE – Parco del Matese: via Girfatti, arriva Navarra. Ora Civitillo controlla tutto

PIEDIMONTE MATESE  – La Regione Campania ha nominato Agostino Navarra presidente del Parco Regionale del …

3 commenti

  1. E’ necessario che i cittadini siano giustamente informati sulle tattiche messe in atto per danneggiare l’ immagine dell’ attuale amministrazione. A questo punto è giusto attuare la logica …… Chi sbaglia paga!

  2. Si ma deve pagare 10, 100 volte l’importo del finaziamento richiesto per il mancato completamento della documentazione, in modo tale che le opere vengano lo stesso eseguite ma con i soldi di chi ha sbagliato. Se la Corte dei Conti ci pensa…………… speriamo……. forse molti prima di mettere i bastoni fra le ruote ci pensano più di una volta

  3. Ma non esiste un modo per punire un siffatto comportamento lesivo