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SPARANISE – Centrale Turbogas, troppe ombre sull’affare del secolo e spunta il nome di Gianni Cerchia

SPARANISE – 500 milioni di subappalti occultati e nascosti dietro l’affaire della centrale di Sparanise. Partiamo da quanto riferito nel capitolo del libro Il Casalese, che riguarda la Centrale Elettrica di Sparanise dal titolo “Sparanise, la centrale dei record” a cura di Massimiliano Amato, giornalista de L’Unità, la centrale dello scandalo della vendita dei terreni, che pero’ sono costati 18 milioni di euro. E il resto? Gli altri 482 milioni di euro?
Nel racconto i protagonisti appaiono tutti impastati in un miscuglio di affari più o meno illeciti -politica sporca-collusione con la peggiore specie camorristica e imprenditoriale, in un unico filo conduttore a servizio di un “venerabile” parlamentare e della sua famiglia.
Il capitolo si concentra anche sugli interessi della famiglia del parlamentare Nicola Cosentino, come si legge, che avrebbe preferito e aiutato il percorso autorizzativo in quanto gli stessi familiari avrebbero ricavato una cifra, per la vendita dei loro terreni di circa 18 milioni di euro con un guadagno rispetto al prezzo che avevano in precedenza pagato. Si’, 18 milioni di euro, e 500 milioni per i subappalti, fanno 518 milioni di euro, oppure 482 milioni di euro, una torta gigantesca. Su cui bisogna far luce. Finora ci si è concentrati sui 18, una fettina, briciole, quisquilie direbbe Toto’, ma la torta dove e’ andata?
Il “racconto” fa perno sulla costruzione della centrale in tempi record, tre anni, e soprattutto perché “senza incidenti di percorso” sul cammino della realizzazione. La General Constrution, è la società che ha operato quale general contractor, il cui patron è tale Alfonso Gallo che di recente ha rilasciato anche alcune interviste televisive, ritenendo un fiore all’occhiello la realizzazione dell’opera nell’area ex Pozzi, a tempi di record. La Centrale di Sparanise sarebbe stata realizzata in una “zona franca in un territorio sul quale tutti sono costretti a pagare il pizzo ai Casalesi…”
Ci sono molteplici interessi societari dietro la costruzione della centrale, è questo il vero nervo scoperto, l’affare dei 500 milioni di subappalti, questa è la vera torta, dei passaggi di proprieta’ dei suoli ci interessa in percentuale. Interessa la camorra e i subappalti. Ovvero la fetta grossa, quella dei 500, i 18 li lasciamo alla pruderie di un certo giornalismo con i paraocchi e le scorte scandalose e vergognose.
Sappiamo che General Constrution ha come interfaccia l’Ansaldo, azienda di stato nelle realizzazioni  dei centri di produzione di energia, che ha distribuito una pioggia di lavori a decine di imprese pulite. Gia’: pulite? Dobbiamo scavare nel filone delle certificazioni Antimafia. A chi sono stati dati quei lavori? Con quali requisiti? Quali competenze?
I Cosentino sono entrati nella fetta grande dell’affare o no? cioè nei restanti circa 500 milioni di euro della costruzione di Sparanise ? e se sì come? attraverso la società di costruzione, con l’Azienda di stato, il general contractor, con le aziende del sub appalto? ….come hanno messo le mani sulla centrale e sugli appetitosi 500 milioni di euro della costruzione?
È una domanda che ci facciamo e che “i vari racconti” non soddisfano, riportano articoli di altra stampa che a loro volta si rifanno ad altri ancora, fritti e rifritti, magari presenti anche sulla rete, ma che non svelano nulla e tantomeno si pongono interrogativi in tal senso. Chi ha costruito materialmente la centrale, chi ha fatto assunzioni, chi ha gestito l’affaire costruzione dal valore così grande? a chi sono state date le certificazioni antimafia dalla prefettura?
Ad esempio spulciando le carte si inciampa su una piccola fetta di lavori eseguiti dalla Cales Costruzione srl, che si legge nel proprio sito internet, tra l’altro, “per qualità e competenze” annovera numerosi lavori in impiantistica industriale specialmente nel settore energetico, come la Centrale di Sparanise, la termoelettrica di Napoli, Eni acque, Ansaldo energia, Eni acque, Enel power ecc. “nonostante i pochi anni di attività”.
Infatti Cales costruzione nasce e si costituisce all’indomani della notizia che a Sparanise doveva essere costruita nell’area ex Pozzi una Centrale elettrica, cioè nel giugno del 2002. Amministratore unico della Cales Costruzioni srl il signor De Biasio Vitaliano fino a maggio 2003.
In quel periodo c’era una gran da farsi come ci racconta sempre il giornalista Amato, autore del libro, per iniziare la costruzione che veniva osteggiata dalla opposizione locale e dai movimenti dei centri sociali. E poi il vescovo e cittadini, anche a suon di “firme e pubbliche petizioni” come racconta nella post fazione allo stesso libro, lo storico ed “ex politico”, come ama definirsi, Gianni Cerchia.
Gianni Cerchia nel 2002 era il segretario della locale sezione dei Democratici di Sinistra, all’opposizione in Comune a Sparanise e si rese protagonista, come racconta sempre lui nella post fazione, di aver fatto affiggere un manifesto nell’ottobre di quell’anno, a nome dei DS locali, dal titolo “Perché? per domandare ragione della notizia che voleva consistenti interessi immobiliari della famiglia Cosentino implicati nella costruzione della centrale…” Evidentemente voleva capire qualcosa di più in certe dinamiche affaristiche-politiche che interessavano il suo territorio. Era il segretario della sezione dei DS di Sparanise.

Torniamo alla Cales costruzioni: fatto sta che a giugno del 2003, nel periodo che ebbe inizio la costruzione della centrale la Cales Costruzione srl cambia assetto societario e viene nominato Amministratore Unico la Sig.ra Manno Sonia residente a Sparanise di professione casalinga. In quell’anno la Cales costruzione presenta un bilancio di €361.706 con un utile di €4.408. E così nell’anno successivo di €279.812 con un utile di €4.401; anno 2005 € 767.231 utile € 16.430; nel 2006 il balzo in avanti nella crescita e con € 2.313.102 sempre con un utile costante come l’anno prima € 16.445!!!; e così via fino ad arrivare poi nel 2009 con un bilancio di €6.318.150 utile di esercizio € 3,403, si diconsi euro tremilaquattrocentotre di utile su oltre sei milioni di giro d’affari; e per finire l’ultimo bilancio presentato per l’anno 2010 di € 5.745.948 con un utile dichiarato simile all’anno precedente di €3.344. Dipendenti dichiarati nel 2010 n. 45.

Negli ultimi esercizi, dal settembre del 2006, l’Amministratore unico della Cales costruzioni srl risulta essere il Geom. Nello Verrengià, della cui esperienza la Cales si è sempre “avvalsa” come cita il sito internet della società.

Un primo tassello nella collaborazione per la costruzione e nella gestione dei sub appalti della centrale di Sparanise è saltata fuori e della crescita così esponenziale in pochi anni, della Cales Costruzioni in ambiti di lavori prestigiosi e di primarie aziende pubbliche e private italiane ne dà notizie il sito internet aziendale stesso. Saranno forse apparentati con i Cosentino questi? chissà!?!?!? … Certo per arrivare a quota 500 milioni di euro che si diceva sembra essere costata la realizzazione della Centrale c’è ne vuole di strada, e chissà se strada facendo nel guardarci dentro non ne vengano fuori;  parentele imbarazzanti, intrecci perversi, bisogna scavare dentro e venirne a capo
1- segue

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