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RIARDO – Bufale drogate, sentenza il 5 maggio

RIARDO –  Bufale “dopate”,  la sentenza arriverà il prossimo 5 maggio. Lo hanno deciso oggi i giudici dopo aver ascoltato le tesi difensive dei legali degli imputati e aver dichiarato concluso il dibattimento. Complesse e numerose le accuse mosse dalla Procura nei confronti degli imputati. Betti rischia più di tre anni. In totale, il Pubblico Ministero, a carico di tutti gli indagati, aveva chiesto condanne per 122 anni di carcere.  I reati contestati agli imputati sono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacente del tipo Hashish e di Chetamina proveniente dall’Albania. Sono coinvolti  allevatori bufalini, veterinari e rappresentanti farmaceutici.  Il pm concluse la sua requisitoria con le seguenti richieste: assoluzione per Enrico Armini , rappresentante farmaceutico di Terni; 3 anni e sei mesi per Enzo Auriemma, veterinario; 3 anni e sei mesi per Antonio Betti, veterinario; assoluzione per Giancarlo Cerruti, allevatore di Cremona; 3 anni e sei mesi per Domenico Esposito, veterinario; assoluzione per Giuseppe Gallico; 4 anni per Giovanni Matarazzo; 5 anni e 6 mesi per Samuele Nuzzo; 26 anni per Carmine Romano; 12 anni per Emilio Antonio Romano; 14 anni per Mario Romano; 22 anni per Fredi Seferi; assoluzione per Lyudmyla Shulhach; 26 anni per Raffaele Siani; assoluzione per Maria Toscano. Il pubblico ministero avevaa chiesto per tutti l’esclusione dell’aggravante della finalità mafiosa. L’indagine che permise ai carabinieri del Nas di risalire alle stalle delle aziende bufaline in cui agiva questa presunta associazione criminale, ebbero inizio nel 2006, anno in cui gli investigatori individuarono alcuni allevatori che avrebbero usato i medicinali vietati con l’unico scopo di aumentare la produzione di latte.

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