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FORMICOLA – CRISI IN GIUNTA, AURILIO SMASCHERA ZIBELLA: IL NOSTRO GRUPPO NON LO VUOLE CANDIDATO SINDACO

FORMICOLA –  Nella sua nota lo sfiduciato vicesindaco Zibella, cercando di giustificare – con un cumulo di bugie – le sue azioni contestate nell’atto di revoca delle deleghe avute dal sindaco, non fa altro che giustificare il comportamento adottato dal sindaco che poggia tutta la sua motivazione sul crollo della fiducia riposta in lui e sull’egoismo con cui esercitava le mansioni proprie delle deleghe. Egoismo che lo ha portato ad allontanarsi dalla linea politica dell’Amministrazione non appena gli fu comunicata la decisione di non candidarlo a sindaco e di nominare per tale carica l’assessore Michele Scirocco.

Iniziamo con il dire che l’affermazione “tanto da non frequentare le ultime giunte” è falsa in quanto lo Zibella è risultato assente solo all’ultima. Cosa ancor più grave risulta l’affermazione “non condividevo, e non condivido, il concorso per la costruzione del monumento in piazza Torre, che costerà alle tasche dei contribuenti formicolani 10.000 euri”. Anzitutto bisogna sottolineare che l’idea concorso per la realizzazione di un monumento a ricordo della storia della torre normanna fu approvata in giunta all’unanimità. Poi bisogna evidenziare che la delibera  che fissava  il finanziamento di 10.000 euro fu approvata dalla giunta presieduta dallo Zibella, in quanto il sindaco era ricoverato per problemi di salute. Con quale coraggio lo Zibella dichiara di essere stato ed essere contrario alla realizzazione di detto monumento? Inoltre nel bilancio approvato risultano stanziati i 10.000 euro sotto la voce “Monumento Piazza Torre” e nessuna voce contraria si è levata da parte dello Zibella, che ripetiamo, fu il promotore della delibera di finanziamento. È proprio vero che le bugie hanno le gambe corte:

Bugia anche quella riferita ad “Altro provvedimento che mi vede fermamente contrario è l’ordinanza sindacale di abbattimento delle lapidi e targhe sul palazzo comunale, sul muro dell’istituto agrario e in località Campole”. Risulta platealmente falsa detta dichiarazione se solo si pensa che l’iter per l’abbattimento delle lapidi commemorative, le cui apposizioni risultano palesemente illegittime alla luce della legge 23 giugno 1927 n. 1188 relativa alla toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei, che all’art. 3 primo comma recita: “Nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente può essere dedicato in luogo pubblico o aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno dieci anni“. Il primo atto dell’iter di abbattimento delle lapidi è stata la rimozione di quella – di cui Zibella non parla – posta all’ingresso del campo sportivo comunale. Lo Zibella era vicesindaco e non alzò dito a favore della permanenza della lapide e non dichiarò mai, né in delibere di Giunta o di Consiglio né in interventi orali o scritti, il suo dissenso,

Diciamo, in conclusione, la sacrosanta verità: l’attuale maggioranza non ha voluto che egli fosse il candidato a sindaco che avrebbe dovuto guidare la lista “Amore per Formicola” alle prossime amministrative. Ed è questa decisione che ha scatenato l’astio dello Zibella verso gli ex compagni di amministrazione portandolo, da qualche mese a questa parte, a sparlare di una amministrazione che fino ad allora lui aveva definito “unica per capacità e correttezza”. In altre parole ai commensali che hanno seduto fino a ieri intorno alla stessa mensa condividendo con lui tutte le attività programmate e raggiunte hanno bevuto ad un calice di cicuta ed hanno ricevuto il bacio di Giuda. (Comunicato stampa – Carmine Aurilio)

 

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