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RIARDO – OASI FERRARELLE – FAI: ECCO L’ALTRA FACCIA, QUELLA CHE NESSUNO HA MAI MOSTRATO. DOPO 20 ANNI VERSO LA BONIFICA. GUARDA IL VIDEO

 

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RIARDO – Dove una volta c’era la Ferrarella (convento estivo utilizzato dai monaci della Ferrara), ora ci sono cumuli di detriti, rifiuti di diverso tipo  ed eternit con il pericolossimo amianto. Tutto nel cuore dell’Oasi Ferrarelle – Fai di Riardo.  Nei giorni scorsi sono state rimosse alcune lastre di eternit. E tutto il resto? Sono circa 20 anni che quel sito costituisce una vera discarica (grande più o meno come un campo di calcio). Fu “creata” durante il “dominio” dei Francesi della Danone. Allora venne demolita una grande azienda agricola e tutte le abitazioni annesse, anche la parte antica costruita dai monaci della Ferrara. Venne demolita anche un’antica taverna del 1600, lungo la statale Casilina (in territorio di Teano). Tutto per non pagare l’Ici che era stata “creata” dal nostro legislatore. Nessuno si oppose, perchè a Riardo e nei paesi vicini  gli amministratori comunali non sono mai risuciti a guardare oltre il loro piccolo naso, hanno sempre ragionato in base al “piattino di minestrina” (più o meno caldo). Così le ruspe, in poche ore, cancellarono un patrimonio dell’intera collettività.  L’attuale proprietà, quella targata LGR di Carlo Pontecorvo, fu “edotta” della situazione già nel 2006 e fu invitata a bonificare quella vasta area. Dopo otto anni, qualcosa sembra muoversi. Nei giorni scorsi c’è stato anche un sopralluogo congiunto carabinieri e tecnici dell’Asl. Il prossimo passo potrebbe essere la caratterizzazione del sito e la successiva bonifica.  Dopo 20 anni, forse, qualcosa si farà.

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