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TEANO – Politiche sociali, ecco l’elenco dei comuni morosi. Il più cattivo è Roccamonfina. Pesante situazione anche per Pietravairano e Vairano Patenora

TEANO –  Ambito Sociale, ecco tutti i numeri dei mancati pagamenti di molti comuni che compongono il C3.Caianello 17.297,00; Conca Della Campania 35.920,00;  Francolise    70.074,13; Galluccio 16.953,75; Marzano Appio    35.140,00; Mignano Monte Lungo 544,96; Pietravairano 85.034; Presenzano 339,62; Rocca D’evandro 116.779; Roccamonfina 137.560;  San Pietro Infine 10.749;  Vairano Patenora 114.944. La somma totale supera i 600mila euro. Finora il comune di Teano ha fatto fornte alle anticipazioni di cassa per garantire il servizio. Questo però ha danneggiato i teanesi che sono poi gli unici a pagare gli interessi sulle anticipazioni concesse dall’ente tesoriere. La giunta municipale teanese corre ai ripari e approva la costituzione di apposita commissione per il riequilibrio finanziario.  Il nuovo Ambito Territoriale C3 è  composto dai comuni del Distretto Sanitario 14 ASL CE (Teano, Caianello, Cellole, Conca della Campania, Francolise, Galluccio, Marzano Appio, Mignano Monte Lungo, Pietravairano, Presenzano, Roccamonfina, Rocca D’Evandro, San Pietro Infine, Sessa Aurunca, Torà e Piccilli e Vairano Patenora).  Con deliberazione n. 146 del 5 luglio 2013 il comune di Teano dichiara che per liquidare i servizi e le prestazioni sociali dell’intero Ambito agli enti gestori, è stato costretto a far ricorso ad anticipazioni di cassa i cui interessi ricadranno esclusivamente in testa al comune capofila, aggravando una situazione contabile non più sostenibile a seguito del debito maturato dai comuni morosi nei confronti del comune di Teano in qualità d capofila dell’Ambito C3. A tutt’oggi, molti Comuni sono debitori verso l’Ambito di quote arretrate di compartecipazioni per un importo complessivo di 641mila euro. Per ovviare a questa situazione la giunta guidata dal sindaco Nicola Di Benedetto ha deciso di istituire una specifica commissione per la definizione di un piano di rientro dal deficit  determinatosi nel Fondo Unico d’Ambito (FUA) per  la quantificazione del debito complessivo derivante dai servizi sociali e socio-sanitari erogati e fatturati al 31 dicembre 2013.

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2 commenti

  1. chi doveva controllare? chi non ha inviato i decreti ingiuntivi?
    E IO PAGO!

  2. Caro polase è sempre lo stesso ritornello i soliti noti predecessori dell’attuale amministrazione che tutto hanno pensato tranne che amministrare la cosa pubblica ma bensì pensavano solo ai propri interessi, mi sembra arrivato il momento di far intervenire la Corte dei Conti, perchè quando dovranno iniziare a sborsare di tasca propria delle cifre consistenti……. allora ne vedremo delle belle.