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TEANO – Isola ecologica, Termotetti chiede chiarezza

teano. Isola ecologica, la ditta Termotetti che gestisci in comune la raccolta dei rifiuti solidi urbani, chiede al municipio massima chiarezza sulla vicenda. I titolari della ditta matesina, in pariticolare, scrivono al responsabile del settore ecologia, al consigliere delegato Carlo Barra e per conoscenza al sindaco Nicola Di Benedetto. Chiede, Termotetti, la documentazione che provi il rilascio dell’autorizzazione del centro di raccolta comunale sito in località Santa Croce. Una struttura, realizzata su beni confiscati alla camorra e dallo scorso ottobre,  assegnato in gestione a Termotetti. Gaetano Manna minaccia di chiudere l’isola ecologica di Teano. Il braccio di ferro con l’ammistrazione sidicina nasce nell’ambito della controversia sulla gestione dei beni confiscati alla camorra.  L’annuncio di Manna è stato comunicato alcuni giorni fa con una lettera, a firma dello stesso, al      sindaco, al consigliere responsabile ecologia, al consigliere responsabile Beni Confiscati, al Comando Vigili Urbani e alla ditta Termotetti di  Gioia Sannitica, che gestisce il servizio di raccolta rifiuti. «Da anni e in modo particolare negli ultimi mesi, si chiede incontro per la definizione di mettere in regola, amministrativamente l’Isola Ecologica e permettere la chiusura legale dell’associazione. Premesso che, i terreni su cui sorge la struttura, furono affidati ad Acli terra ,sia dal Demanio che dal Comune nell’anno 2006.  Premesso che, l’individuazione della struttura avvenne su indicazione dell’amministrazione, come si riportata nella convenzione, regolarmente registrata anno 2004. Premesso che,  Acli terra Campania con versamenti , presso la tesoreria Comunale e non versò la somma di circa €. 35.000,00 (Trentacinquemila) per costruire l’opera, avendo il solo e unico  scopo, di ridurre il disagio sociale di giovani disoccupati, tutto riportato ( con obbligo) nei verbali di consegna e trascrizioni all’Ufficio immobiliare. Premesso che, nessun verbale di consegna e collaudo, è stato fatto tra la ditta Appaltatrice dei lavori e la ditta Concessionaria. Premesso che, nessuna comunicazione di revoca o annullamento della convenzione tra l’Acli terra e il Comune è stata mai notificata all’Associazione, neppure il decreto o il dispone  del demanio.  Sulla vicenda è arrivata poi una “tregua” fra le parti, in attesi di ulteriori chiarimenti.

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2 commenti

  1. gaetano manna

    “La tregua” è nata da una richiesta del Cons. Barra e la Segretaria Comunale che, erano in attesa di documentazione, relazione del responsabile dell’Area dott. Zanni.
    La documentazione, dopo 17 giorni è arrivata, è priva di ogni elemento tecnico riferito alle richieste fatte. Contiene una serie di ingiurie e falsità che, mi hanno obbligato, per carità cristiana, a rimettere il tutto agli avvocati e proporre una denunzia penale.
    A dimostrazione delle falsità, contenute nel documento del dott.Zanni, si è provveduto anche , tramite legale a chiedere al Sindaco nel termine di 10 giorni, un incontro con il Presidente Nazionale Acli Terra e il dott. Orlando ex Commissario di Acli Terra.
    Si resta in attesa.
    La richiesta della Termotetti è giusta. Nessuno può lavorare con tranquillità se alla base di autorizzazioni ( oltretutto scadute) non esistono documenti comprovanti la legittimità dell’autorizzazione.

    Gaetano Manna

  2. Buongiorno,
    non capisco perchè non si risolve la questione, per il bene di Noi tutti cittadini. Cosa nasconde Manna o il Comune?
    Michele, tu cosa sai?