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PIEDIMONTE MATESE – CIMITERO, CHIUSO PER TERREMOTO. DUE ANNI FA LA DENUNCIA CONTRO IL DEGRADO. NESSUNO HA MOSSO UN DITO

PIEDIMONTE MATESE – Terremoto, anche il cimitero del capoluogo Matesino chiuso per pericolo di crollo. La decisione assunta dall’amministrazione comunale il giorno dopo la forte scossa sismica. Una chiusura che poteva essere evitata se le istituzioni avessero assunto le giuste decisioni dopo la denuncia presentata da un cittadino oltre due anni fa. Allora il denunciante evidenziava chiaramente i problemi che poi si sono puntualmente verificati. Invece in due anni poco o niente è stato fatto per la sicurezza del camposanto cittadino.

“In data 13.05.2009 e 31/03/2011 vennero effettuati, su segnalazione verbale da parte di cittadini, sopralluoghi da parte della competente ASL presso l’Ossario comunale del Cimitero di Piedimonte Matese dove si rilevava che il tetto dell’antico manufatto cimiteriale appariva lesionato in più punti, ed attraverso esso si poteva osservare il cielo. In particolare, un varco del soffitto particolarmente ampio con presenza di tavole e tegole pericolanti, si evidenziava sulla verticale dell’ingresso all’Ossario tanto da vietare il Personale addetto di accedervi per motivi legati all’attività ed il Dirigente ASL con separata nota chiedeva al Comune la messa in sicurezza mediante lavori di ripristino del tetto e la verifica strutturale dell’Ossario la cui costruzione risalirebbe all’anno 1800 circa. Ma a distanza di due anni nulla si è mosso in merito; infatti, sia il Comune che la ditta concessionaria della gestione cimiteriale non si sono poste minimamente la risoluzione del gravoso problema anzi tutto è peggiorato; addirittura Comune e ditta concessionaria fanno a scarica barile a chi spetta la messa in sicurezza dell’antico manufatto sacrale. Intanto però sul calendario delle esumazioni ordinarie, affìsso sulle mura della città dal Comune, si ribadisce che le ossa rinvenute durante tale operazione se non richieste dai familiari vengono depositate nell’Ossuario (inagibile), mettendo in serio pericolo il personale. La camera mortuaria non rispetta le caratteristiche sanitarie contemplate negli artt 64 e 65 del DPR 285/90, ma è somigliante ad un vero e proprio mattatoio; la copertura dei vecchi loculi situati lungo il muro di cinta del cimitero è fatiscente e pericolante, infatti mostrano lavagnette, che sembrerebbero di eternit, sgretolate dal tempo ed in alcuni punti (lato nord-est) è ben visibile un accenno di dissesto idrogeologico della base di alcuni loculi (precisamente nn. 33 e 36 assegnati ai defunti coniugi Perrella Gaetano da cui si accede dal 2° cancello lato dx) dovuto ad intasamento di acque piovane che non confluiscono in un sistema di drenaggio adeguato, un vecchio problema anche questo mai risolto; nell’area nuova non esistono monta-feretri o alza-feretri, come per legge, tant’è che le bare, nei loculi posizionati alti, vengono deposte in loco alla vecchia maniera improvvisata ovvero attraverso una tavola tenuta equilibrata dalle due scale in ferro presenti e ciò non è a norma sia per la salma che nell’atto della sistemazione nel loculo subisce continue posizioni nella bara decomponendosi sia per la sicurezza sul lavoro del personale addetto a tali attività, atteso che la bara potrebbe riversarsi al suolo con gravi conseguenze.  E’ decisamente vergognoso e deplorevole il modo in cui viene tenuto il Cimitero. Voglia prendere un serio e tempestivo provvedimento dopo un accurato  sopralluogo unitamente  all’ASL competente sul territorio”.

Questa, in sostanza, fu la denucnia presentata due anni fa  contro lo stato di degrado del camposanto cittadno. Nel frattempo solo l’ossario è stato sistemato. Poi il terremoto di pochi giorni fa ha messo a nudo il resto dei problemi. Sperano, i cittadini, che non servano ancora due anni prima di riaprire il cimitero.

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2 commenti

  1. maddalena della paolera

    poteva essere evitata la chiusura al pubblico del cimitero comunale, atteso che distacchi di intonaci e caduta di materiale lapideo dai vecchi loculi è diventata una prassi quasi quotidiana dovuta alla scarsa o quasi assenza di manutenzione data al sacro luogo da chi di competenza

  2. Geppino Martello

    Se l’arroganza politica anzichè avvalersi di servi sciocchi per il suo consenso, o meglio, per il consenso di un capo senza nessuna prospettiva politiche, si avvalesse delle capacità, della passione e della lealtà come quelle detenute dalla Sig.ra Della Paolera, mia collega, mia amica, che si è sempre sacrificata per il decoro e l’efficienza della struttura cimiteriale come nessuno senza nulla a pretendere, oggi Piedimonte sarebbe una città migliore. Ma la politica ha bisogno di servi, anche se reclutati nel fronte opposto e che non fanno niente se non per denaro, allora la città è destinata al baratro sociale, culturale e politico. Io sono al fianco della Sig.ra Della Paolera, perchè sono convinto che agisce nel senso del giusto e perchè figlia del popolo. E mi dispaice per il mio amico di lunga data Vincenzo Cappello se preferisce avvalersi di mezze cartucce che tendono solo agli interessi personali e che delle sorti dei loro figli e dei figli altrui se fottono nulla o lo stesso valore del nulla; fa niente se continueremo ad essere continuamente vittime di disposioni di servizio punitive mentre i servi continueranno nella loro comoda continuità ben foraggiati e coccolati (vedi determine dell’ufficio tecnicom sulle quali pendono indagini). Perchè noi sappiamo che il pensiero collettivo è dalla nostra parte.

    Un abbraccio a Paese News e uno più forte alla mia compagna di lavoro e sventure Maddalena D.P.