PIETRAVAIRANO – Cave, Acquaro: Gli avvoltoi continuano a svolazzare su Monte Monaco

PIETRAVAIRANO – Dopo aver scongiurato  un sicuro disastro ambientale  con la sentenza del TAR Campania del 27 Luglio 2013 contro la “delocalizzazione di cave e cementificio Moccia” a Pietravairano, riecco comparire all’orizzonte le assurde rivendicazioni di Moccia che chiede l’appello al Consiglio di Stato contro l’ annullamento della sentenza a nostro favore  con  l’assurda richiesta di risarcimento danni pari a ben  12 milioni di euro !!! Tra l’altro in uno stato dove le “sentenze”,  anche penali,  sono  purtroppo considerate “opinabili”, sarà forse da ritenersi “normale” un simile atto di appello! Infatti, ce lo aspettavamo!  Piuttosto non ci sembra “normale” che  alcuni “personaggi” stiano aspettando insieme a Moccia che in paese cambi “la guardia” per dare il “via libera”  al loro ambizioso Progetto! Cosa stiano aspettando lo sappiamo già, fin da quanto   è stato loro “offerto”, nel lontano 2004, un grande “business” nella certezza che in un piccolo paese  di  gente semplice,  non sarebbe stato mai messo in discussione la “bontà” di tale Progetto!  E invece la nostra lotta è stata dura e determinata  fino ad avere avuto ragione della nostra giusta causa! Quello che ora ci sembra ancora più assurdo è che si stia “lavorando” per far passare  tra la gente, che vive un momento di crisi economica e morale,  l’idea che un cementificio sia un’opportunità di lavoro, di “progresso”  e di “sviluppo per il nostro paese!

Sicuramente queste persone “ sensibili ” a tali  “affermazioni” non sono in grado di percepire l’enormità del danno arrecato da un così consistente insediamento industriale nel nostro territorio! Sicuramente non possiedono un elevato “grado” di “coscienza”  rispetto all’ambiente naturale e paesaggistico che i nostri antenati e Madre Natura ci ha lasciato in eredità!  Sicuramente non  si “rendono conto”  del grave disastro di cui sarebbero responsabili nei confronti di  tutti noi che finora abbiamo lottato perché ciò non accadesse,  ma soprattutto nei confronti delle future generazioni! E allora,  a questi “signori” diciamo che “vendere”  il proprio paese al “migliore offerente” in cambio di una “manciata di lenticchie” per l’esclusiva avidità di denaro equivale a quello che fece Giuda quando tradì nostro Signore!  Considerare un cementificio una grande occasione per far “progredire” Pietravairano significa  essere “ingenui” oppure “irresponsabili”, pronti a “piangere” i danni  irreparabili all’ambiente e alla salute, a distanza di anni,  quando sarà sicuramente troppo tardi! Così come è successo per San Clemente di Caserta, per Taranto e le grandi città con insediamenti industriali che le hanno distrutte!!!!

Se Moccia insiste nel pretendere un “diritto” di cui non può godere,  non  può offendere i sacrosanti diritti, sanciti dalla Costituzione, (artt. 1-9)  dei cittadini che hanno una “valenza” ben superiore al valore monetario che a lui (e non solo!) sta molto a cuore! (Maria Acquaro –  Pres. Comitato Civico di Pietravairano)