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CASERTA – La mozzarella campana è sana e non tossica. Lo afferma uno studio della Germania. Intanto Caldoro e Zinzi dormono

 

CASERTA – La mozzarella campana e sana e non tossica. La buona notizia arriva dalla Germania. Una bella notizia che però, dall’altro lato, mostra inefficienza e l’irresponsabilità di enti che invece doveva essere ip rimi a fafre cderti annunci: regione e provincia doveva essere i primi a certificare la bonta dei prodotti campani e a indicare, in caso contrario, quali i cibi e i prodotti pericolosi. Insomma, mentre l’amministrazione regionale guidata da Stefano Caldoro  – così come quella provincilae guidata da Domenico Zinzi – sono unicamente impegnate in sterili tavole rotonde sulla terra dei fuochi, sui rifiuti e sull’inquinamento; mentre le amministrazioni regionali sono impegnate nei soliti annunci; mentre l’assessore all’agricoltura regionale, Daniela Nugnes e quello provinciale Stefano Giaquinto, percorrono i territori in lungo e in largo più in cerca di consensi personali che per altro, dalla Germani, per fortuna, arriva la certezza che la mozzarella campana è buona. Sono arrivati i tedeschi, il test di un laboratorio tedesco. Roba seria, per carità, perché, si sa, i tedeschi non se la menano e la suonano come noi. Se si esprimono non fanno sceneggiate, quello è e quello è. E i tedeschi ci hanno detto che “il campione con valori di diossina più alti non è arrivato alla quinta parte dei limiti di legge”. Insomma la mozzarella di bufala è sicura, strasicura, blindatissima da esami che hanno dato un responso negativo. E i nostri politici? Brindano, si abbracciano, festeggiano, osannano, si danno di gomito come adolescenziali alla prima esplosione di ormoni. Il presidente della Regione, Stefano Caldoro sostiene addirittura che lui lo andava dicendo da mesi. Ma ci volevano i tedeschi per dire che la nostra mozzarella di bufala si può mangiare? Ma che ci sta a fare Caldoro? Con tutto il rispetto che si deve alla sua carica e all’istituzione che rappresenta. Il presidente della Regione, eletto democraticamente in questa terra disgraziata ma pur sempre terra di una repubblica, non ha il potere di disporre analisi supersicure, e blindare la nostra mozzarella con perizie di primo ordine, chiamare al capezzale di un mercato in crisi il fior fiore di esperti agroalimentari e verificare la genuinità del nostro prodotto. Perché abbiamo dovuto aspettare i tedeschi? Perché dobbiamo essere colonizzati in casa nostra così, con uno schiaffo di tal fatta, senza muoverci noi per primi e dimostrare che se abbiamo un problema, la Terra dei fuochi, creato da venti anni di malgoverno, siamo pure capaci di difendere le nostre eccellenze alimentari, di difenderle con i denti con tanto di test a prova di bomba? Caldoro aveva gli strumenti per darci quella sicurezza psicologica e alimentare, per farci sentire tranquilli e orgogliosi della bontà dei nostri prodotti. E invece ha ammesso che non sappiamo, non possiamo. Noi dipendiamo. Visto che ci troviamo, vogliamo far sedere i tedeschi anche al palazzo della Regione e al Comune dove c’è un signore che desidera la liberazione come e quanto la mozzarella? Lasciamo fare a loro le bonifiche, diamo loro le chiavi del regno e vediamo che accade. Speriamo però di non trovarci troppo bene con questi tedeschi al comando, perché a quel punto la vedo dura per i vari Caldoro, Bassolino, de Magistris, Lorenzin, Orlando e de Girolamo, Zinzi, Giaquinto. Le nostre “eccellenze”, che fine farebbero?

 

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