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Roccaromana – Offese e diffamazioni sui social, colpo di scena al processo

Roccaromana – C’è stato un colpo di scena nell’udienza che si è svolta alcuni giorni fa, davanti ai giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito del processo a carico di due uomini roccaromanesi: Claudio Parillo (difeso dall’avvocato Giancarlo Rossi) – operaio di una ditta di Roccaromana – e Antonio Di Marco (difeso dall’avvocato Michele Mozzi) – operaio del cantiere rifiuti nello stesso comune di Roccaromana. I difensori dei due imputati hanno sollevato un dubbio sul testimone chiave dell’accusa. Infatti, secondo i difensori, l’uomo era indagato nell’ambito dello stesso procedimento e fu ascoltato dai carabinieri senza le necessarie garanzie. Questo potrebbe rendere inutilizzabili nel processo le dichiarazioni rese in fase di indagine. Il testimone chiave doveva essere ascoltato nell’ultima udienza del processo, ma i difensori di Parillo e Di Marco hanno chiesto al giudice di verificare se l’uomo risulta ancora iscritto nel registro degli indagati, in tal caso, alla prossima udienza, durante la sua testimonianza potrebbe anche avvalersi della facoltà di non rispondere.
Tutto sembra rappresentare una forte battura di arresto per l’intero processo che vede come parti offese la professoressa Vittoria Longo e Alfredo Pappalardo, dirigente scolastico ora in pensione. Si tornerà in aula fra qualche settimana per continuare il dibattimento. Parillo è accusato di aver posto in essere, con carattere di abitualità in un apprezzabile lasso temporale, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, reiterati atti persecutori ai danni della professoressa Longo e di Pappalardo.
Di Marco, invece, è accusato di aver offeso, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso commesse anche in tempi diversi, mediante l’uso del profilo personale del social network Facebook, l’onore e la reputazione di Longo e di Pappalardo e segnatamente pubblicava affermazioni diffamatorie a questi riconducibili. I fatti vennero alla luce successivamente all’attentato subito dalla professoressa Longo nell’agosto del 2017 quando ignoti incendiarono la macchina parcheggiata nel vialetto di casa, bruciando ogni cosa attorno. Longo e Pappalardo, si sono costituiti parti civili nel processo, affidando la loro difesa dall’avvocato Francesco Bucciero

 

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