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TEANO – Via Criscio rifatta solo a metà. Una residente scrive al sindaco: siamo cittadini di serie B

TEANO – I cittadini attendono, da 10 anni, la sistemazione di una strada. Quando arrivano i mezzi d’opera la gioia è immensa. A lavori conclusi, invece, scoppia la delusione per una parte di residenti. Infatti i lavori hanno interessato solo metà di via Criscio, nella frazione di Casafredda, il nuovo asfalto si è fermato proprio davanti al cancello di una struttura turistica. Una residente, Mariangela Mollica, invia una lettera aperta al sindaco Gianni Scoglio per manifestare tutto il proprio disappunto per quanto accaduto:
“Egr. Sindaco Scoglio, non è senza rammarico che Le rivolgo pubblicamente questa lettera. Personalmente non la conosco, ma sono sicura potrà comprendere i motivi che mi spingono a questa iniziativa. E’ da quando sono nata (35 anni fa) che non assistevo al rifacimento completo della via in cui sono cresciuta, la via Criscio nella frazione di Casafredda. Negli anni avevo costatato, invece, un progressivo dissesto stradale della medesima. Gli unici interventi effettuati e di cui ho memoria, erano consistiti in rattoppi per le buche più profonde, scelte discrezionalmente e secondo criterio di economicità visti i pochi sacchi di bitume a disposizione, e che alla prima pioggia più importante abbandonavano la sede di deposito per riportare alla luce le enormi crepe.
Ormai da oltre 10 anni non si faceva più nulla per questa strada, nessuna manutenzione, neanche un rattoppo, nessun sopralluogo, se non altro, cosa non di poco momento, per la messa in sicurezza dei cittadini che vi risiedevano e dei cittadini che la percorrevano. Eh si, perché è la via che quasi d’obbligo devono attraversare non solo i residenti ma anche coloro che desiderano/devono recarsi negli appezzamenti terrieri di proprietà e che quotidianamente viene raggiunta da mezzi agricoli pesanti e da autoveicoli ch giungono da comuni vicini e lontani per il fungatico e tanto altro. Quando mi hanno riferito che si sarebbe proceduto alla manutenzione straordinaria della stessa, lo ammetto, sono stata diffidente. Poi, ho visto i camion e le ruspe arrivare e ho finalmente realizzato e con immensa gioia ho pensato che non mi sarebbe più capitato di forare le gomme dell’auto durante le ferie in una di quelle buche più simili a dei tombini senza protezioni che a delle strade sconnesse di un paesino in periferia.
Tuttavia, mi sono dovuta ricredere subito di fronte ad una manutenzione così irragionevole. Una via, che è via Criscio solo per metà, anzi per meno della metà, anzi, e non esagero, solo fino all’ingresso al parcheggio dell’unico B&B presente in paese. Le domando se prima dello stanziamento di fondi per tale progetto, qualcuno dotato di buona vista, senza alcuna pretesa di possesso di elevate competenze tecniche (all’incompetenza di questi anni abbiamo prestato acquiescenza), abbia proceduto ad un sopralluogo per verificare come in una strada piena di buche, le buche più profonde si trovassero ben oltre l’area di accesso all’anzidetta struttura ricettiva.
Scopro solo ora, dopo 35 anni, che c’è una via Criscio di serie A, degna di considerazione ed un’altra di serie B, che merita di versare in stato di abbandono e, purtroppo, io mi ritrovo a dimorare nella parte più depressa. Abbiamo, noi della serie B, già da diversi anni lampioni per lo più cechi e mai riparati nonostante i diversi reclami rivolti in forma orale ai rappresentanti dell’amministrazione sidicina; ci ritroviamo con una strada precaria per pedoni e rischiosa da percorrere con mezzi propri; viviamo con la preoccupazione che qualcuno possa intrufolarsi nelle nostre abitazioni e noi non accorgercene tanto è il buio che invade la via a decorrere dalle ore serali e fino al mattino successivo; il tutto senza contare che, se un giorno malauguratamente dovessimo sentirci male, non potremmo essere raggiunti in tempi brevi neanche dai mezzi di soccorso. Quale altra sciagura potrebbe aggiungersi ad una viabilità carente e ad una illuminazione assente? Forse la chiusura dell’acqua potabile potrebbe rappresentare il definitivo ritorno al Medioevo.
Quando si pensa al Comune, ci si aspetta sia l’ente che più di ogni altro possa rispondere ai bisogni della popolazione proprio perché più vicino alla stessa. Invece, anche questa volta, l’incuria e l’indifferenza hanno dominato la scena. Che dire…un’occasione sprecata, un’occasione mancata che non lascia certo indifferenti quei cittadini dimenticati dall’Amministrazione che Lei rappresenta in questo momento e a nome dei quali scrivo. Non possiamo accettare altre distrazioni. Non possiamo immaginare non esista soluzione a questo serio e oggettivo problema di viabilità, di cui occorre Si faccia carico. Confidiamo e auspichiamo un Suo intervento tempestivo e concreto. Scusi lo sfogo, ma era doveroso a fronte di tanto degrado!”.

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