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CAPRIATI A VOLTURNO – Contenzioso sulle spese per la festa patronale fra la Proloco – guidata dall’ultra ottantenne Nino Amato – e il parroco di Capriati a Volturno, paesino adagiato ai piedi del massiccio del Matese. Il giudice di pace, pochi giorni fa, ha emesso condanna contro il prete – Don Davide Vella – al pagamento di 5mila euro oltre le spese processuali e gli interessi. E’ scattato anche il pignoramento del conto corrente del religioso. In tutto dovrà sborsare circa 10mila euro. Don Davide però non si arrende e spera di ribaltare la sentenza di primo grado durante l’Appello che ha già proposto, attraverso il suo legale di fiducia. La sentenza ha scioccato il piccolo centro matesino. Mai prima qualcuno aveva trascinato un parroco in tribunale. Il caso nasce qualche anno fa, quando il comitato festa – guidato proprio dal parroco Don Davide – si attiva per organizzare le manifestazioni in favore di San Nicola di Bari e fa scattare la raccolta dei fondi necessari per coprire le spese. I soldi però non bastano per pagare tutto: artisti, bande musicali, fuochi d’artificio. Così la Proloco, anch’essa componente il comitato festeggiamenti, copre il buco anticipando circa cinquemila euro. L’accordo con Don Davide appare semplice: si recupererà ogni cosa il prossimo anno, attraverso l’organizzazione della prossima festa in onore del patrono. Pochi mesi dopo però Don Davide costituisce un nuovo comitato festa, escludendo i “vecchi” organizzatori. Amato è furioso e chiede conto al parroco della somma anticipata; il prete lo rassicura: presto avrai i tuoi soldi. Il pagamento però non arriva tanto che il presidente della Proloco Capriatese mette tutto nero su bianco attraverso una raccomandata che costituisce anche messa in mora. Il passo successivo è la citazione in giudizio davanti al giudice di pace del piccolo tribunale di Capriati a Volturno (sezione distaccata di Santa Maria Capua Vetere). I testimoni confermano la tesi del querelante e in poco tempo il giudizio arriva a sentenza: Don Davide Vella viene condannato e il suo conto corrente pignorato. Un caso che si tinge anche di politico e che probabilmente contribuisce ad allargare il solco che esiste fra le fazioni in campo.
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