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DRAGONI – Cimitero, Lavornia come Giuda: rinnega l’accordo al “terzo canto” del gallo

DRAGONI – Il sindaco Silvio Lavornia ci ripensa e straccia l’accordo con la ditta che vanta circa 1.600.000 euro per la realizzazione dei nuovi loculi. Determinante sarebbe stato il parere negativo, sulla transazione, dell’avvocato a cui l’ente ha affidato il giudizio che pende in tribunale. Un parere che non ha lasciato alcuno spazio di manovra all’amministrazione comunale che si è vista così costretta a ritornare sui propri passi. Eppure nei giorni precedenti  l’accordo sembrava cosa fatta. Poi, dopo l’arrivo del parere negativo dell’avvocato ecco che tutto viene annullato. E non poteva andare diversamente considerate le precise e importanti osservazioni mosse dal legale. La questione è relativa al contenzioso fra i comune di Dragoni e la Ati Cogena srl (Natale srl, D’Angelo costruzioni srl) con capogruppo Cogena srl.  Il parere negativo del legale nasce dal fatto che le modalità  dell’accordo non  avrebbero apportato alcun vantaggio per l’ente. Inoltre, l’accordo raggiunto e poi rinnegato avrebbe riconsociuto il pagamento dell’intera sorte capitale. Ma la vicenda  si sarebbe complicata – così come  avrebbe fatto notare il legale dell’ente –  anche per la figura  dell’allora responsabile del servizio lavori pubblici, geom. Massimo Facchini –  sottoscrittore dei contratti di concessione ,  è persona sotto la lente della magistratura ordinaria e dalla Corte dei Conti.   Stesso problema per persone riconducibili ad una delle imprese coinvolte nella vicenda.

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2 commenti

  1. Nicola Pacelli

    “Il parere negativo del legale nasce dal fatto che le modalità dell’accordo non avrebbero apportato alcun vantaggio per l’ente”. Se vero, come afferma l’articolista, mi chiedo perchè il sindaco Lavornia non riesce ad apportare nessun vantaggio al nostro Comune!!!

  2. Vincenzo D'Agostino

    GESU’ disse a uno dei discepoli: tu sei PIETRO e su questa pietra edificherò la mia CHIESA, ma prima che il gallo canti tu mi rinnegherai tre volte, ma il nostro primo cittadino non rinnega mai se stesso.