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Teano / Arce – Delitto Mollicone, i tecnici e le compatibilità al 90% di una porta commerciale

Teano / Arce – Il legno ritrovato nei capelli di Serena Mollicone è compatibile al 90% con quello della porta della caserma. E trattandosi di una porta commerciale, quindi facilmente reperibile sul mercato la vicenda si complica ancora più. Frammenti di legno rinvenuti sul nastro adesivo e tra i capelli di Serena Mollicone sarebbero sovrapponibili geneticamente al 90% con quelli prelevati dalla porta dell’appartamento di servizio all’interno della caserma dei carabinieri di Arce in uso, all’epoca del delitto avvenuto nel 2001, alla famiglia del maresciallo di Teano Franco Mottola, a processo per la morte della 19enne insieme alla moglie Annamaria ed al figlio Marco. La conferma è arrivata nel corso dell’escussione della biologa forense Elena Pilli, ex capitano del Ris ed oggi docente universitaria, dinanzi alla Corte d’Assise di Cassino. Un processo complicato dall’esito incerto su cui peserà, probabilmente, la forte pressione mediatica sulla vicenda per trovare, alla fine, un colpevole di quella terribile morte. Serena Mollicone, uccisa quando aveva appena 18 anni, ha bisogno di giustizia, quella vera e autentica, però. Sotto processo per la morte della giovane ci sono cinque persone, tra cui il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, suo figlio Marco e sua moglie Annamaria, tutti di Teano. Tutti si dichiarano innocenti e estranei rispetto ad ogni accusa mossa nei loro confronti.

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