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CAIAZZO – Comunali, Cerreto: siamo noi il vero rinnovamento

CAIAZZO – Antimo Cerreto non ci sta e risponde alle dichiarazioni di Stefano Giaquinto. Il sindaco uscente aveva messo in discussione il “cambiamento” predicato dalla compagine avversaria, ma ecco che – immediata – giunge la replica: «La lista “Progetto Caiazzo” capeggiata da Antimo Cerreto si affaccia per la prima volta sulla scena politica caiatina contrapponendosi a quella di Giaquinto, vero o verosimile sindaco. Accanto ad uomini di pluriennale esperienza politica ed amministrativa si presentano per la prima volta ben 5 volti nuovi, uomini e donne alla loro prima esperienza con idee chiare e mossi esclusivamente dalla volontà di “fare” per la propria comunità. La parola che contraddistingue il gruppo “Progetto Caiazzo” è “cambiamento” e con esso si intende un modo completamente nuovo di fare politica. A differenza dell’amministrazione precedente l’obiettivo è quello di coinvolgere tutti, quindi non solo il Sindaco, la giunta ed i consiglieri, ma anche i cittadini che organizzati in specifici comitati di settore e zonali potranno proporre idee ed esporre problematiche. L’amministrazione sarà solo l’esecutrice di ciò che viene dal popolo, perché chi meglio dei cittadini può conoscere le problematiche che affliggono il nostro territorio e di conseguenza può suggerirne la risoluzione nel migliore dei modi». Quello che sembra un attacco (neanche tanto) velato al sindaco Giaquinto, si trasforma poi in scontro frontale: «Il compito del Comune sarà quello di trovare i mezzi ed i modi per migliorare la nostra realtà. Tutto ciò è sicuramente un “cambiamento” rispetto all’amministrazione precedente in cui il potere era accentrato e gestito esclusivamente da una sola persona». Cerreto intende chiarire anche la posizione dei tre assessori “fuoriusciti” dalla compagine Giaquinto: «È chiaro che la “causa di forza maggiore” a cui ha fatto riferimento l’ex sindaco sulla carta stampata abbia un nome ed un cognome: geometra Stefano Giaquinto. La scelta dei 3 assessori uscenti (Geppino De Biase, Stefano De Matteo ed Antonio Chichierchia) in quota Sibillo è stata sì obbligata, ma da colui che per  5 anni non ha lasciato spazio a nessuno di proporre nuove idee, di portare avanti autonomamente nuovi progetti per la comunità. Tutto ciò che i sibilliani sono riusciti a realizzare e che ancora potranno migliorare, lo hanno fatto con sacrifici personali e senza appoggi alcuni. È sotto gli occhi di tutti che a Caiazzo negli ultimi 10 anni sono sorte piazze e circoli pseudo-religiosi, ma non attività produttive. Chiaramente si tratta di fumo negli occhi. Papa Francesco I  ha detto “il vero potere è servizio” e Progetto Caiazzo così intende la politica».  GIOVANNI DE CRISTOFANO

 

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