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foto di repertorio

Baia e Latina – Picchia moglie e cognato ma il giudice lo libera. La Procura: deve tornare in carcere

Baia e Latina – Durante una lite picchiò la moglie e il cognato. Venne arrestato anche sulla base delle dichiarazioni della consorte che accusò l’uomo di averla sempre maltrattata. L’indagato venne scarcerato pochi giorni dopo per l’assenza di prove a suo carico.  La Procura ha fatto appello contro questa decisione e la discussione era fissata per ieri. Una discussione che non è avvenuta per ragioni tecniche. I giudici hanno rinviato l’udienza al prossimo mese di gennaio quando dovranno pronunciarsi sulla richiesta avanza dalla Procura che vuole nuovamente l’arresto di Antonio Rossi. Alla base della scarcerazione dell’indagato, così come evidenziato dal proprio difensore, l’avvocato Emanuele Sasso, l’assenza di prove a sostegno dell’accusa di maltrattamenti in famiglia, reato per il quale era stato disposto il carcere, perché non c’è stata e non vi è prova di una abituale e sistematica condotta vessatoria ai danni della moglie. Bensì un unico ed isolato litigio in famiglia a cui ha preso parte anche il fratello della moglie per futili motivi di ordine economico. La ricostruzione fatta dalla difesa di Rossi, riscontrata e documentata, è stata ritenuta dal giudice più affidabile del racconto accusatorio di chi ha sporto denuncia.

La vicenda:
L’uomo venne arrestato alcuni mesi fa con l’accusa di maltrattamenti in famiglia dopo l’ennesima lite con la consorte. Rossi, passò alle vie di fatto aggredendo fisicamente e minacciando di morte la moglie  Maria.  In soccorso della donna arrivò il fratello. Antonio aggredì e piccchiò anche il cognato. Nemmeno l’arrivo dei carabinieri della stazione di Pietramelara – guidati dal maresciallo Silvestri – servì a indurre Rossi alla ragione. Il 50enne continuò a minacciare di morte la moglie. Così la donna trovò il coraggio di denunciare ai carabinieri violenze fisiche e psicologiche patite per anni. Maria finì all’ospedale di Piedimonte Matese per le cure del caso. Lui in carcere

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