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PRESENZANO / VENAFRO – Turbogas, assemblea pubblica a Venafro contro il progetto Edison. Presenzano ancora tagliato fuori

PRESENZANO / VENAFRO – La centrale elettrica turbogas sarà realizzata a Presenzano, le manifestazioni di protesta contro l’impianto si svolgono altrove. La prima a Vairano Scalo, la prossima – prevista per domani – a Venafro. L’appuntamento è fissato per domani pomeriggio alle ore 17 a Palazzo Armieri. L’Associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente Onlus ha annunciato le osservazioni proposte al progetto: “…. è noto a tutti che la criticità della Piana di Venafro dal punto di vista ambientale potrebbe aggravarsi qualora venisse realizzata la centrale turbogas della Edison a Presenzano. Poiché la società Edison Spa ha in corso la procedura di riesame / rinnovo dell’AIA presso il Ministero dell’Ambiente, la nostra associazione con il WWF CXA Molise e il supporto dell’Ente Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, il CIF Centro Italiano Femminile sezione comunale di Venafro, l’associazione culturale Collettivo Divergente e l’associazione civica Città Nuova, hanno presentato delle osservazioni al Ministero rappresentando le criticità della Piana di Venafro chiedendo altresì un approfondimento istruttorio. Nelle osservazioni è stato anche chiesto che sta convocata per la Conferenza dei Servizi la Regione Molise attualmente esclusa dal procedimento AIA”.
A sostegno della posizione delle associazioni ambientalisti arriva la delibera approvata dal consiglio comunale di Venafro  che deciso di “… esprimere assoluto dissenso rispetto all’ipotesi di autorizzazione alla realizzazione di una centrale termoelettrica turbogas nel territorio del Comune di Presenzano (CE); di promuovere ogni forma di protesta contro il rischio di realizzazione della predetta centrale turbogas; di inviare, ai fini di cui innanzi, copia della presente alla Regione Campania, alla Regione Molise, alla Regione Lazio, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, al Ministero della Salute, comunicando le iniziative assunte alle delegazioni parlamentari locali”

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