PIEDIMONTE MATESE – Lavoratori forestali, servono 12 milioni

PIEDIMONTE MATESE. I lavoratori forestali, i sindaci del Matese e i sindacati hanno protestato ieri davanti al palazzo del governo di Caserta. Erano circa trecento ieri nel capoluogo di Terra di Lavoro;  con educazione e determinazione  hanno chiesto al Prefetto di impegnarsi per risolvere una problematica che investe centinaia di famiglie e che arriva, per giunta, in un momento di grave crisi economica.
Intanto sono diversi i politici che si sono schierati a sostegno dei dipendenti delle Comunità Montane che da circa cinque mesi non percepiscono lo stipendio.
Questo è quando emerge dalla nota indirizzata dalla Commissione Agricoltura alla Giunta con il placet del Consigliere all’agricoltura del Presidente Caldoro On. Daniela Nugnes.
La situazione è divenuta oramai insostenibile, sono trascorsi cinque mesi dall’ultimo stipendio ed i dipendenti delle Comunità Montane, sia amministrativi che Baif (braccianti agricoli idraulico forestali), non ce la fanno più ad andare avanti. “In attuazione della risoluzione di indirizzo dell’ottava Commissione regionale, che mi ha chiesto di risolvere rapidamente il problema, ho inviato una nota all’ assessorato al Bilancio con cui ho sollecitato la liquidazione delle risorse destinate ai pagamenti dei dipendenti delle Comunità montane per l’anno 2011 e delle risorse destinate al piano Aib per il 2012.”
Così Daniela Nugnes, consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura.
“Si tratta di oltre 12 milioni di euro da destinare al pagamento delle spettanze degli operai forestali che operano all’interno delle Comunità montane, e che hanno una assoluta priorità, al fine di scongiurare una vera e propria emergenza sociale e conseguenti problemi di ordine pubblico”, conclude il consigliere Nugnes.
“Abbiamo oltre duecento operai a tempo indeterminato per i quali non abbiamo alcuna risorsa economica da inserire nel bilancio.
La regione – precisa Fabrizio Pepe – non ha finora indicato nessun programmazione per far fronte alle esigenze dell’anno in corso e neanche alla chiusura delle competenze del 2011.
La nostra protesta per sensibilizzare la Regione a dare finalmente risposte e certezze ad un comparto da troppo in sofferenza. Un comparto di primaria importanza per la salvaguardia di un territorio come quello Matesino.
Ieri, abbiamo incontranto alcuni consiglieri regionali dai quali abbiamo ricevuto rassicurazioni confortanti sulla vicenda, tuttavia – conclude il presidente Pepe – non possiamo abbasare la guardia fin quando non arriveranno fatti concreti”.