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foto di repertorio

CAPUA – Cantiere rifiuti, spariti i soldi degli operai

CAPUA. Un tira e molla, tra operatori ecologici e amministratori, che va avanti da mesi senza che si arrivi ad una conclusione. Insorge, ancora una volta, il sindacato, che annuncia denunce e nuove manifestazioni, dopo che i fondi erogati dal Comune all’Ecological Service, circa 75 mila euro, non sono stati destinati tutti, o almeno in parte, alle maestranze come acconto sulle spettanze pregresse maturate alle dipendenze dell’azienda di Boscoreale. La Cisl non manca di evidenziare come tutto questo è scaturito da un accordo “non scritto” frutto di una riunione tra i rappresentanti dell’amministrazione e una parte dei rappresentanti dei lavoratori (CGIL e UGL). Questi ultimi, secondo la Cisl, non avrebbero attuato alcuna forma di controllo sull’accordo e così i soldi sono sfumati. Quella di ieri è stata una giornata di attesa inutile per gli operatori che sperava di ricevere quanto attesa come raccontano Giovanni Guarino e Rosario Cipollaro della Cisl. “Ci doveva essere – precisa Guarino – l’atteso incontro fra il Sindaco di Capua ed il direttore della fiale della Banca della Campania (lo sportello che effettua il servizio di tesoreria per il comune) non ce stato. Siccome ero curioso di sapere che fine avevano fatto i  nostri soldi, mi sono recato dal Sindaco il quale, sempre telefonicamente, ha contattato il Direttore che gli ha confermato che i soldi sono stati prelevati dall’Amministratore Delegato della Ecological Service. Adesso che anche la speranza di recuperare un accordo chiuso senza nessun documento e senza nessun controllo da parte  dei sindacati Cgil ed Ugl e dell’Ente, che ci sembra aver commesso un grave errore, se solo vogliano  pensare che  stiamo parlando di denaro pubblico e che la ditta è una ditta inadempiente. Ora saremo costretti ed obbligati  a denunciare il tutto oltre a manifestare  tutta la nostra disapprovazione per come il Comune ha gestito la vicenda”. Una vicenda, questi degli operatori, seguita sempre in prima persona dal consigliere delegato all’ambiente Marco Ricci che sottolinea come non esista alcun accordo tra il Comune e i lavoratori. “Questo delle spettanze pregresse è un problema – afferma – che riguarda esclusivamente. Gli operatori ecologici non sono dipendenti del Comune ma di un’azienda privata presso la quale si devono rivolgere per qualsiasi tipo di rivendicazione. Il Comune ha fatto tutto quanto era nelle proprie competenze, ovvero, pagare l’azienda. Ho l’impressione che questa vicenda sia solo il frutto di un’azione di strumentalizzazione messa in atto da un gruppo di operatori in cerca di visibilità”. Le spettanze “reclamate” dagli operatori sono quelle relative alla gestione Ecological Service. Attualmente il servizio è svolto dal CSA Consorzio Servizi Ambientali di Serino che come riferito dagli stessi operatori, fino ad oggi, è stato puntuale nel pagamento degli stipendi. Agli operatori, probabilmente, non resterà altro da fare che intraprendere azioni legali nei confronti della precedente aziende sperando di ottenere risultati positivi. (Carlo Alfano)

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